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COMPRARE E VENDERE SENZA DENARO
lunedì 29 dicembre 2014
Pillole
Una breve natalizia dal mondo Crevit per la nostra rubrica "Pillole".
E' stata appena finalizzata una transazione di 3.500 Crevit per l'acquisto di un orologio di prestigio da mettere sotto l'albero di Natale 2014. Quest'anno cerca i tuoi regali di Natale in Crevit ed acquistali senza l'utilizzo di denaro! - See more at: http://www.crevit.it/#sthash.emytqDFB.dpuf
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lunedì 15 dicembre 2014
Crevit e la politica
La rassegna stampa settimanale inizia con un articolo di Grandain, “l’altro
lato della notizia”.
Le monete complementari crescono con l’interesse del mondo politico
11 dicembre 2014 11:19 - Notizie, Scritti da voi /
Critica situazione economica in Italia e in Europa, cui si somma l’ormai
ufficiale frenata dell’economia tedesca, difficile situazione finanziaria di
aziende e famiglie, con la nota e grave difficoltà di accesso al credito: un
quadro a tinte scure che frena da troppo tempo i consumi e mette in forte
dubbio le prospettive future di rilancio dell’economia.
Nelle forze politiche si sta diffondendo sempre più il concetto che
all’Euro sia ormai necessario e utile affiancare una moneta complementare per
far ripartire subito i consumi e sostenerli in un secondo tempo.
Francesco Olcelli, CEO di Crevit Holding International, la moneta
complementare apparsa in Italia solo in estate ma oggi la più diffusa:
“ la Regione Lombardia da tempo sostiene la necessità di una moneta
complementare. Del resto in Europa, anche nella Germania stessa, stanno
proliferando soluzioni finanziarie di questo tipo, che forniscono un immediato
e concreto aiuto all’economia reale”.
“L’esigenza è ormai sentita da tutto, o quasi tutto, l’arco politico,
indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza” afferma Marco Melega CEO
di Crevit Italia.
mercoledì 3 dicembre 2014
Risposta di Marco Melega ad Altro Consumo
Recentemente, una giornalista di
Altro Consumo ha intervistato Marco Melega. Il video è disponibile sul profilo Twitter di Crevit. Il Ceo di Crevit,
come si vede, risponde in modo esaustivo alle obiezioni. Ecco la replica:
CREVIT, MARCO MELEGA: CIRCUITO TRASPARENTE E IN CONTINUO MIGLIORAMENTO PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEGLI UTENTI
Milano, 20 novembre 2014 –
A seguito dell’inchiesta su Crevit pubblicata da Altroconsumo, Marco Melega, CEO della società, risponde con trasparenza e chiarezza alle questioni sollevate dalla giornalista, sottolineando la bontà del circuito Crevit, che opera sempre nel pieno rispetto degli utenti e dei consumatori.
CREVIT, MARCO MELEGA: CIRCUITO TRASPARENTE E IN CONTINUO MIGLIORAMENTO PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEGLI UTENTI
Milano, 20 novembre 2014 –
A seguito dell’inchiesta su Crevit pubblicata da Altroconsumo, Marco Melega, CEO della società, risponde con trasparenza e chiarezza alle questioni sollevate dalla giornalista, sottolineando la bontà del circuito Crevit, che opera sempre nel pieno rispetto degli utenti e dei consumatori.
"Crevit è un buono spesa
virtuale, ovvero una vera e propria moneta complementare come le circa 5.000
che esistono al mondo e come le centinaia di esempi di monete complementari che
siamo abituati ad utilizzare ogni giorno, quali le carte fedeltà, le carte
carburante e i buoni pasto, totalmente virtuale e governabile interamente
dall’utente attraverso l’utilizzo della piattaforma Crevit. Tengo a ribadire
che gli utenti possono aprire un conto Crevit gratuitamente. I piccolissimi
compensi variabili in Euro richiesti da Crevit, e non commissioni salate
secondo quanto scritto da Altroconsumo, rappresentano il minimo necessario per
alimentare il Sistema e garantire la stabilità del circuito e sono le più basse
in assoluto per il settore. Non
dimentichiamo che nella quotidianità delle nostre transazioni bancarie paghiamo
commissioni molto più alte senza peraltro beneficiare di alcun servizio
aggiuntivo (marketplace; pubblicità gratuita; restituzione errati accrediti
ecc.). Le commissioni Crevit sono pari al pari al 2% su ogni accredito ricevuto
dall’utente in “moneta” complementare ovvero al raggiungimento di risultati in
termini di vendita o pari al 5% sull’importo di un eventuale fido richiesto
dagli utenti prima di aver realizzato vendite in “moneta” complementare. Ma un
utente potrà operare tranquillamente in assenza di commissioni e, quindi,
“comprare senza denaro”. Come? Attraverso il programma “RACCOMANDA CREVIT” la
piattaforma riconosce, senza alcuna commissione, 25 CREVIT per amico
presentato, che potranno essere liberamente spesi all’interno del marketplace.
Trovo inoltre inesatto quanto detto in merito al fido. Quest’ultimo rappresenta una sostanziosa opportunità sociale volta ad anticipare, per conto di tutti gli utenti convenzionati, una determinata quantità di “moneta” complementare per consentire immediato potere d’acquisto. Una volta concesso deve essere compensato, e non restituito, a 24 mesi. Se l’utente convenzionato avrà sul proprio conto Crevit una quantità di Crevit pari o superiore al fido inizialmente richiesto, esso verrà compensato, altrimenti potrà rinnovare il fido o chiudere la posizione in denaro. Vi sono dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT, una procedura che verifica il potenziale inespresso aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione facendo un match tra determinati parametri presenti sui relativi bilanci, la categoria merceologica, l’andamento e l’affidabilità secondo l’assenza di pregiudizievoli ed insolvenze estese, la location ed un’analisi della richiesta già presente nel circuito. Inoltre, la società Crevit Italia srl gestisce, regolamenta e garantisce il circuito di utenti che utilizzano la moneta complementare nelle proprie compravendite e quindi non è necessaria alcuna autorizzazione della Banca d’Italia per disciplinare la fornitura di buoni spesa. I Crevit vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sono tracciate e monitorate. E’ molto importante interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia delle transazioni. Chiaramente è dovere degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare con correttezza e garantire la disponibilità di beni, pena l’esclusione dal circuito. Nel servizio realizzato da Altroconsumo, la giornalista ha testato la piattaforma provando ad acquistare uno smartphone online. La compravendita pare non sia andata a buon fine. Per una puntuale verifica circa quanto accaduto, è stata nostra premura interfacciarci direttamente con gli utenti contattati da Altroconsumo, i quali hanno candidamente ammesso di non aver operato correttamente. L'utente aveva già venduto lo smartphone dimenticandosi però di togliere l'annuncio dalla piattaforma. Di seguito la sua personale dichiarazione “Rimango sorpreso di quanto dichiarato dalla rappresentante di Altroconsumo in quanto ho dato la piena disponibilità ed usato la massima cortesia nei confronti dell’utente I.D. che mi ha accreditato 300 Crevit senza preventivo contatto telefonico. Ho semplicemente dimenticato di cancellare la mia offerta nella mia area riservata avendo già venduto il telefonino inserzionato Nokia Lumia ad altro utente e, pertanto, ho rifiutato il trasferimento Crevit di I.D. motivandone il rifiuto. Nessuna commissione mi è stata addebitata ne è stata addebitata all’utente. Personalmente ritengo che la condotta dell’utente di Altroconsumo rifletta un utilizzo improprio della piattaforma Crevit che, se usata correttamente, consente i vantaggi promessi. Tramite la funzione RACCOMANDA CREVIT ho ottenuto circa 500 Crevit senza pagare alcuna commissione, che mi hanno consentito l’acquisto di 500 EURO di BUONI SPESA SPENDIBILI PRESSO IL SUPERMERCATO DICO di Roma. Considero l’indagine condotta da Altroconsumo funzionale unicamente al discredito dell’iniziativa” Osvaldo Placidi – ROMA. Al secondo tentativo di acquisto presso un utente diverso, non essendo lo smartophone disponibile, l’utente ha dichiarato di aver rifiutato l'accredito. Ciò dimostra che la comunicazione tra utenti è fondamentale ed indispensabile prima di intraprendere transazioni, così che ci si possa assicurare della effettiva disponibilità degli oggetti in vendita. In questo caso è evidente che nella fase operativa gli utenti non abbiano agito rispettando le corrette procedure e perciò si siano verificati disguidi. Crevit vuole ribadire che eventuali malfunzionamenti riscontrati nell’inchiesta saranno sanati e ritiene i suggerimenti di Altroconsumo propedeutici ad apportare ulteriori migliorie al Sistema. Sottolineo anche che le clausole indicate come vessatorie da Altroconsumo sono riferibili ad una superata versione contrattuale per l’utente AZIENDA, non riferibili in alcun modo al consumatore, come le condizioni generali consultabili in fase di registrazione evidenziano. Fornisco infine la massima disponibilità a sottopormi ad una valutazione dell’Antitrust, da cui attendo presto un parere”.
Trovo inoltre inesatto quanto detto in merito al fido. Quest’ultimo rappresenta una sostanziosa opportunità sociale volta ad anticipare, per conto di tutti gli utenti convenzionati, una determinata quantità di “moneta” complementare per consentire immediato potere d’acquisto. Una volta concesso deve essere compensato, e non restituito, a 24 mesi. Se l’utente convenzionato avrà sul proprio conto Crevit una quantità di Crevit pari o superiore al fido inizialmente richiesto, esso verrà compensato, altrimenti potrà rinnovare il fido o chiudere la posizione in denaro. Vi sono dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT, una procedura che verifica il potenziale inespresso aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione facendo un match tra determinati parametri presenti sui relativi bilanci, la categoria merceologica, l’andamento e l’affidabilità secondo l’assenza di pregiudizievoli ed insolvenze estese, la location ed un’analisi della richiesta già presente nel circuito. Inoltre, la società Crevit Italia srl gestisce, regolamenta e garantisce il circuito di utenti che utilizzano la moneta complementare nelle proprie compravendite e quindi non è necessaria alcuna autorizzazione della Banca d’Italia per disciplinare la fornitura di buoni spesa. I Crevit vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sono tracciate e monitorate. E’ molto importante interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia delle transazioni. Chiaramente è dovere degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare con correttezza e garantire la disponibilità di beni, pena l’esclusione dal circuito. Nel servizio realizzato da Altroconsumo, la giornalista ha testato la piattaforma provando ad acquistare uno smartphone online. La compravendita pare non sia andata a buon fine. Per una puntuale verifica circa quanto accaduto, è stata nostra premura interfacciarci direttamente con gli utenti contattati da Altroconsumo, i quali hanno candidamente ammesso di non aver operato correttamente. L'utente aveva già venduto lo smartphone dimenticandosi però di togliere l'annuncio dalla piattaforma. Di seguito la sua personale dichiarazione “Rimango sorpreso di quanto dichiarato dalla rappresentante di Altroconsumo in quanto ho dato la piena disponibilità ed usato la massima cortesia nei confronti dell’utente I.D. che mi ha accreditato 300 Crevit senza preventivo contatto telefonico. Ho semplicemente dimenticato di cancellare la mia offerta nella mia area riservata avendo già venduto il telefonino inserzionato Nokia Lumia ad altro utente e, pertanto, ho rifiutato il trasferimento Crevit di I.D. motivandone il rifiuto. Nessuna commissione mi è stata addebitata ne è stata addebitata all’utente. Personalmente ritengo che la condotta dell’utente di Altroconsumo rifletta un utilizzo improprio della piattaforma Crevit che, se usata correttamente, consente i vantaggi promessi. Tramite la funzione RACCOMANDA CREVIT ho ottenuto circa 500 Crevit senza pagare alcuna commissione, che mi hanno consentito l’acquisto di 500 EURO di BUONI SPESA SPENDIBILI PRESSO IL SUPERMERCATO DICO di Roma. Considero l’indagine condotta da Altroconsumo funzionale unicamente al discredito dell’iniziativa” Osvaldo Placidi – ROMA. Al secondo tentativo di acquisto presso un utente diverso, non essendo lo smartophone disponibile, l’utente ha dichiarato di aver rifiutato l'accredito. Ciò dimostra che la comunicazione tra utenti è fondamentale ed indispensabile prima di intraprendere transazioni, così che ci si possa assicurare della effettiva disponibilità degli oggetti in vendita. In questo caso è evidente che nella fase operativa gli utenti non abbiano agito rispettando le corrette procedure e perciò si siano verificati disguidi. Crevit vuole ribadire che eventuali malfunzionamenti riscontrati nell’inchiesta saranno sanati e ritiene i suggerimenti di Altroconsumo propedeutici ad apportare ulteriori migliorie al Sistema. Sottolineo anche che le clausole indicate come vessatorie da Altroconsumo sono riferibili ad una superata versione contrattuale per l’utente AZIENDA, non riferibili in alcun modo al consumatore, come le condizioni generali consultabili in fase di registrazione evidenziano. Fornisco infine la massima disponibilità a sottopormi ad una valutazione dell’Antitrust, da cui attendo presto un parere”.
martedì 2 dicembre 2014
Risposta di Marco Melega a La Mia Finanza
La chiarezza è il segreto
per una buona informazione. Di seguito la risposta di Marco
Melega, Ceo di Crevit, all'articolo de la mia finanza.it
CREVIT, MARCO MELEGA: “UN CIRCUITO SICURO E TRASPARENTE CHE SOSTIENE CONCRETAMENTE PRIVATI E AZIENDE”
CREVIT, MARCO MELEGA: “UN CIRCUITO SICURO E TRASPARENTE CHE SOSTIENE CONCRETAMENTE PRIVATI E AZIENDE”
Milano, 1 dicembre 2014 -
“Come ho ripetuto più volte gli utenti possono aprire gratuitamente un conto Crevit e i piccolissimi costi richiesti da Crevit, detti commissioni,
rappresentano il minimo necessario per assicurare la stabilità del circuito e
alimentare costantemente il Sistema. Le commissioni, pari al 2% su ogni
accredito ricevuto dall’utente in “moneta” complementare ovvero al
raggiungimento di risultati in termini di vendita o pari al 5% sull’importo di
un eventuale fido richiesto dagli utenti prima di aver realizzato vendite in
“moneta” complementare, sono senza dubbio le più basse per il settore. Si pensi
che ogni giorno paghiamo commissioni decisamente più alte per delle transazioni
bancarie, senza beneficiare di alcun servizio aggiuntivo (marketplace,
pubblicità gratuita, restituzione errati accrediti). Un utente convenzionato ha
anche la possibilità di effettuare
operazioni in assenza di commissioni e, quindi, “comprare senza denaro”
attraverso il programma “RACCOMANDA
CREVIT”. Infatti, la piattaforma riconosce 25 Crevit per amico presentato,
che potranno essere liberamente spesi all’interno del circuito senza che
vengano richieste commissioni. Contrariamente a quanto scritto, richiedere un fido è una possibilità, non
un vincolo. Esso rappresenta il “cuore” del circuito Crevit, attraverso il
quale viene anticipata per conto dell’utenza convenzionata che ne fa richiesta
la disponibilità di moneta complementare. Dopo 24 mesi, se l’utente
convenzionato avrà sul proprio conto una quantità di Crevit pari o superiore al
fido inizialmente richiesto la posizione verrà interamente sanata mediante
compensazione contabile, altrimenti si potrà rinnovare il fido o chiudere la
posizione in denaro laddove il conguaglio della compensazione contabile
evidenzi una posizione di debito effettiva nei confronti del circuito. Vi sono
dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che
ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT, una procedura che verifica il potenziale inespresso
aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione.
Occorre precisare quanto detto in merito al pagamento dell’IVA. Ogni movimentazione, cessione, acquisto di “buoni spesa
virtuali del circuito CREVIT” è un’operazione “fuori campo IVA” (art. 2 comma
3^ lettera a del DPR 633/72) e per convenzione viene disciplinata tra gli
utenti e da/per Crevit Italia srl mediante fatturazione degli stessi. Di
seguito un esempio: l’utente 1 acquista dall’ utente 2 un prodotto o servizio
valorizzato 100+iva 22% pagandolo al 100% in Crevit. L’utente 1 emette fattura
per il prodotto/servizio all’utente 2 di 122,00. L’utente 2 emette all’utente 1
fattura con codice IVA DPR633/72 art.2 comma 3 lettera a, per la cessione di
122 Crevit. Utente 1 e Utente 2 compensano contabilmente le fatture ed azzerano
le reciproche posizioni. Il progetto di sviluppo della piattaforma tecnologica
Crevit è nato circa quattro anni fa, ha
richiesto importanti studi e investimenti finanziari nella realizzazione e nell’implementazione
del portale informatico e la presenza di uno speciale algoritmo matematico che
garantisce la totale stabilità del Sistema anche in caso di default degli
utenti convenzionati. I Crevit, aventi valore convenzionale pari a 1 Euro,
vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e
tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma
informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sonotracciate e
monitorate. A seguito dell’inchiesta pubblicata da Altroconsumo è molto
importante fare chiarezza sulle questioni sollevate dalla giornalista. Occorre
sempre interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare
qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli
utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia
delle transazioni. Naturalmente è dovere
degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare correttamente e garantire la disponibilità di beni, pena
l’esclusione dal circuito.
lunedì 24 novembre 2014
Crevit come funziona
http://www.bizandbit.com/staff/crevit-come-funziona/
venerdì 21 novembre 2014
Perché Hong Kong
“Dopo quasi un ventennio di lavoro in
banche e società finanziarie in Inghilterra, Centro America, Lussemburgo,
Svizzera ed Estonia ho entusiasticamente accettato questo incarico che porterà
allo sviluppo su scala mondiale dell’iniziativa Crevit".
Francesco Olcelli risiede a Tallinn, capitale dell’Estonia, dove gestisce la società di consulenza giuridico-societaria e finanziaria Pro-Marketing & iTools OÜ.
Francesco Olcelli risiede a Tallinn, capitale dell’Estonia, dove gestisce la società di consulenza giuridico-societaria e finanziaria Pro-Marketing & iTools OÜ.
“Crevit Italia S.r.l. è la prima filiale operativa di
Crevit International Holdings Limited, società di Hong Kong di cui sono
amministratore. Hong Kong, capitale asiatica degli affari da oltre 150 anni e
centro finanziario internazionale in costante crescita, ha un ben radicato e
affidabile sistema giuridico di Common Law e questo, unitamente all’espansione
del mercato interno, è il motivo per cui molte aziende vi hanno localizzato la
propria sede principale: per più agevolmente insediarsi e penetrare il mercato
asiatico. La capitale del business asiatico continua a essere la prima scelta
per le società cinesi e internazionali che desiderano intraprendere la propria
attività in Asia. Solo nell’ultimo anno circa 6000 imprese hanno trasferito la
propria sede a Hong Kong, il 27% di queste provengono da paesi Europei come
Svizzera, Francia, Regno Unito, Olanda e Germania. Si tratta di una scelta che
oltre ad essere vantaggiosa dal punto di vista strategico, lo è anche sotto
l’aspetto della legittimità e della trasparenza. Non da ultimo, e per rapporto
al progetto Crevit™ nel medio termine, Hong Kong per il terzo anno consecutivo,
è anche il primo centro mondiale per le IPOs: nel 2011, ci sono state più di
100 nuove aziende quotate a Hong Kong, che complessivamente hanno raccolto US$
36 miliardi di dollari di patrimonio netto. Dopo quasi un
ventennio di lavoro in banche e società finanziarie in Inghilterra, Centro
America, Lussemburgo, Svizzera ed Estonia ho entusiasticamente accettato questo
incarico che porterà alla sviluppo su scala mondiale dell’iniziativa Crevit™.
Aperta con successo Crevit Italia S.r.l, che già dal 2009 ha investito nello
studio, nella realizzazione e nell’implementazione del portale informatico che
è il cuore del progetto, stiamo ora discutendo con partners internazionali le
prossime imminenti aperture: in particolare nel Far East (Pechino, Singapore e
Hong Kong), ecco perché la scelta di localizzare la nostra sede proprio a Hong
Kong, ma anche a Londra, Mosca e Manila. Per potere affrontare e gestire la
propria attività di sviluppo strategico e di internazionalizzazione, Crevit
International Holdings Limited ha scelto Pro-Marketing & iTools Ou quale
main advisor: con sede principale a Tallinn, Estonia, si tratta di una società
di consulenza direzionale internazionale con un’importante esperienza nel campo
finanziario e giuridico-societario. Pro-Marketing& iTools OÜ è un Family
Office integrato con sede a Tallinn, Estonia. Costituita nel 2007 questa
“boutique” di nicchia per la consulenza finanziaria e giuridico-societaria è
stata indicata nel 2012 quale quarta società di consulenza operante in Estonia
e la prima ad azionariato non-locale. Pro-Marketing& iTools OÜ, oltre ai
tradizionali servizi societari, e per fare fronte alla crescente richiesta dei
clienti in essere e potenziali, dal 2009 offre anche servizi di due diligence
finalizzati a operazioni di M&A trans-nazionali e supporto nelle attività
di marketing strategico finalizzate all’apertura di nuovi mercati o sviluppo di
quelli già serviti dal cliente. La marcata necessità di ritorno all’economia
reale, tramite una misura convenzionale delle partite di debito e di credito,
ci spinge a muoverci con estrema velocità: questo senza dimenticare il rigore
che la materia merita e la criticità sociale che deriva dall’introduzione di
una nuova unità di conto che è emessa dai fruitori stessi: il Crevit™. Etica ed
eccellenza sono i nostri valori. Contribuire alla ripresa del ciclo economico,
strutturando un Gruppo che in maniera profittevole agevoli questo processo, è
la nostra Missione.”
Francesco
Olcelli
Crevit
International Holdings Limited
lunedì 17 novembre 2014
Come funziona Crevit e a chi è rivolta
Per la
rassegna stampa, presentiamo un articolo di Credit Village, sito che dà
"aggiornamenti e notizie dal mondo del credito. La prima community in
Italia di professionisti, manager, imprenditori e operatori del settore".
Crevit Italia: cos’è la moneta complementare, come funziona e chi può accedervi
Il fido dovrà essere rimborsato?
Assolutamente sì entro un massimo di 24 mesi, per farlo ci sono più modi: l’utente può pubblicare a sua volta offerte di beni o servizi per poter ottenere così monete complementare che gli consentirà di ripagare il fido, oppure può vendere le proprie competenze professionali. Può guadagnare Crevit partecipando a programmi promozionali (come ad esempio portando altri utenti nel sito).
Crevit Italia: cos’è la moneta complementare, come funziona e chi può accedervi
Crevit, come afferma Marco Melega, CEO di Crevit Italia, “è una moneta
complementare volta a favorire la rinascita dell’economia reale e che si
propone come opportunità di credito e di maggiore immediata liquidità per
aziende e privati” In un momento di crisi e dove la liquidità langue questo di
Crevit ci è parso un progetto ambizioso o quanto meno interessante e per questa
ragione abbiamo quindi cercato di capire più a fondo di che cosa si tratta,
come funziona e come si può accedere allo strumento della moneta complementare.
Crevit, spiega Melega “nel pieno rispetto del mercato,
rappresenta sicuramente una novità che ha già raggiunto un primato: è stata la
prima iniziativa ad applicare logiche di marketing di prodotto allo strumento “moneta
complementare”, innescando curiosità e sensibilizzazione di massa sul tema.
Inoltre, la piattaforma Crevit ha un pregio: è accessibile gratuitamente,
per favorire l’approccio al “nuovo” da parte dell’utenza”.
Di cosa si tratta?
Si può comprare o vendere con moneta virtuale, ad esempio facendo
un Fido Crevit, da ripagare entro 24 mesi operando all’interno del sistema
vendendo dei beni o servizi oppure partecipando a dei programmi promozionali.
La registrazione e la permanenza all’interno del sistema sono gratuite, Crevit
percepisce delle commissioni solo al raggiungimento di determinati obiettivi.
Andiamo con ordine. Per partecipare al sistema Crevit è sufficiente
registrarsi al sito, con la registrazione si apre autonomamente anche un
conto. Una volta iscritto l’utente ha già la facoltà di guardarsi intorno e di
scegliere tra beni ed servizi offerti nel marketplace. Qualora trovasse
qualcosa di suo gradimento può chiedere un anticipo in moneta complementare
attraverso una funzionalità che trova all’interno. Il sistema fa una rapida
verifica e se non appaiono grosse criticità come delle insolvenze estese,
in qualche minuto restituisce la disponibilità di moneta complementare
richiesta, con la quale l’utente può comprare ciò che desidera. Per questa
operazione l’utente pagherà il 5% della somma ricevuta a Crevit Italia, e dovrà
corrisponderlo in euro. Un Crevit vale 1 euro, dunque l’utente pagherà la
commissione a Crevit Italia in euro, se richiede 100 Crevit dovrà pagare 5
euro. Per spiegare nel dettaglio come funziona Crevit usufruiamo le domande che
Marco Delugan di Soldionline ha utilizzato intervistando Marco Melega e
ne parafrasiamo le risposte.
Il fido dovrà essere rimborsato?
Assolutamente sì entro un massimo di 24 mesi, per farlo ci sono più modi: l’utente può pubblicare a sua volta offerte di beni o servizi per poter ottenere così monete complementare che gli consentirà di ripagare il fido, oppure può vendere le proprie competenze professionali. Può guadagnare Crevit partecipando a programmi promozionali (come ad esempio portando altri utenti nel sito).
E chi non riesce a rimborsare il fido?
Il Fido può essere rinnovato, oppure se si presentano condizioni estreme
come una società in liquidazione che deve chiudere, oppure un cliente che non
può più accedere al circuito, si può scendere a dei compromessi. Ossia,
l’utente che non riesce più a pagare il fido precedentemente richiesto può
mettere a disposizione di Crevit un oggetto da vendere che abbia un valore
sufficiente a coprire il debito contratto, in questo caso Crevit cercherà di
promuovere l’acquisto del bene o di sanare il debito in denaro attraverso dei
piani di rientro.
Quante volte può essere rinnovato un fido?
Anche all’infinito se l’utente è affidabile, perché se il proprio rating
interno è buono e l’utente è attivo a Crevit conviene rimanga nel sistema per
sempre. Se invece l’affidabilità creditizia degli utenti è pessima: “l’utente
ha perso dei soldi, li ha presi e poi è sparito, allora quello che possiamo
offrire e solo un piano di rientro, anche in euro, che copra il debito
contratto. Perché se ha acquistato, ha contratto un debito con chi gli ha
venduto in bene o il servizio.”
Crevit Italia come guadagna?
Attraverso due commissioni: “Commissione go” ossia quella che
incide per il 5% della disponibilità anticipata, di cui abbiamo accennato
prima. Commissione Goal “che incide il 2% e che viene addebitata se
un’operazione va a buon fine, come suggerisce il termine Goal. In sostanza
quando un utente riceve un accredito da parte di un altro in moneta complementare,
paga una commissione in euro.
Può farci un esempio di operatività su Crevit? Riportiamo fedelmente dal
sito http://abcrisparmio.soldionline.it/guide/altra-economia/come-funziona-crevit-comperare-senza-denaro)
“Una persona vede un giubbotto da 300 Crevit, che equivalgono a 300 euro,
chiede un fido di 300 e lo ottiene pagando solo 15 euro a Crevit, con quei 300
euro acquista il giubbotto spendendo solo 15 euro. A Questo punto dovrà
iniziare ad operare all’interno del sistema – vendendo beni o servizi e
partecipando a programmi promozionali - per guadagnare i 300 Crevit da ridare a
Crevit stesso. Tenga conto che il costo del fido è inferiore a quello che un
esercente pagherebbe per la gestione di una carta di credito”.
Vi occupate anche della logistica di questi scambi?
Vi occupate anche della logistica di questi scambi?
No il rapporto è diretto tra gli utenti che devono decidere cosa comprare o
vendere interfacciandosi responsabilmente gli uni con gli altri, ma se qualcosa
va storto, Crevit interviene. E qualora un operazione non dovesse andare a buon
fine per scorrettezza da parte di un utente, quello danneggiato dovrà solo
dimostrare che il bene non gli è stato consegnato, seguendo le procedure
predefinite dal sistema, e vedrà ripristinata la situazione precedente e non
perderà alcun Crevit. Chi agisce scorrettamente nel sistema viene inserito in
una black list che gli impedirà in tutto o in parte l’accesso alla piattaforma.
Commettendo scorrettezze gravi o a seguito di pendenze il contratto può essere
rescisso.
Noi vi abbiamo fornito alcuni elementi per farvi un’idea. Voi sareste
disponibili a comprare e a vendere su Crevit Italia o la moneta complementare
non vi ha convinto e preferite continuare ad utilizzare quella tradizionale?
Erika Venditti
Fonte: Credit Village
Erika Venditti
Fonte: Credit Village
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