martedì 2 dicembre 2014

Risposta di Marco Melega a La Mia Finanza

La chiarezza è il segreto per una buona informazione. Di seguito la risposta di Marco Melega, Ceo di Crevit, all'articolo de la mia finanza.it

CREVIT, MARCO MELEGA: “UN CIRCUITO SICURO E TRASPARENTE CHE SOSTIENE CONCRETAMENTE PRIVATI E AZIENDE”


Milano, 1 dicembre 2014 - 
“Come ho ripetuto più volte gli utenti possono aprire gratuitamente un conto Crevit e i piccolissimi costi richiesti da Crevit, detti commissioni, rappresentano il minimo necessario per assicurare la stabilità del circuito e alimentare costantemente il Sistema. Le commissioni, pari al 2% su ogni accredito ricevuto dall’utente in “moneta” complementare ovvero al raggiungimento di risultati in termini di vendita o pari al 5% sull’importo di un eventuale fido richiesto dagli utenti prima di aver realizzato vendite in “moneta” complementare, sono senza dubbio le più basse per il settore. Si pensi che ogni giorno paghiamo commissioni decisamente più alte per delle transazioni bancarie, senza beneficiare di alcun servizio aggiuntivo (marketplace, pubblicità gratuita, restituzione errati accrediti). Un utente convenzionato ha anche la possibilità di effettuare operazioni in assenza di commissioni e, quindi, “comprare senza denaro” attraverso il programma “RACCOMANDA CREVIT”. Infatti, la piattaforma riconosce 25 Crevit per amico presentato, che potranno essere liberamente spesi all’interno del circuito senza che vengano richieste commissioni. Contrariamente a quanto scritto, richiedere un fido è una possibilità, non un vincolo. Esso rappresenta il “cuore” del circuito Crevit, attraverso il quale viene anticipata per conto dell’utenza convenzionata che ne fa richiesta la disponibilità di moneta complementare. Dopo 24 mesi, se l’utente convenzionato avrà sul proprio conto una quantità di Crevit pari o superiore al fido inizialmente richiesto la posizione verrà interamente sanata mediante compensazione contabile, altrimenti si potrà rinnovare il fido o chiudere la posizione in denaro laddove il conguaglio della compensazione contabile evidenzi una posizione di debito effettiva nei confronti del circuito. Vi sono dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT,  una procedura che verifica il potenziale inespresso aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione. Occorre precisare quanto detto in merito al pagamento dell’IVA. Ogni movimentazione, cessione, acquisto di “buoni spesa virtuali del circuito CREVIT” è un’operazione “fuori campo IVA” (art. 2 comma 3^ lettera a del DPR 633/72) e per convenzione viene disciplinata tra gli utenti e da/per Crevit Italia srl mediante fatturazione degli stessi. Di seguito un esempio: l’utente 1 acquista dall’ utente 2 un prodotto o servizio valorizzato 100+iva 22% pagandolo al 100% in Crevit. L’utente 1 emette fattura per il prodotto/servizio all’utente 2 di 122,00. L’utente 2 emette all’utente 1 fattura con codice IVA DPR633/72 art.2 comma 3 lettera a, per la cessione di 122 Crevit. Utente 1 e Utente 2 compensano contabilmente le fatture ed azzerano le reciproche posizioni. Il progetto di sviluppo della piattaforma tecnologica Crevit  è nato circa quattro anni fa, ha richiesto importanti studi e investimenti finanziari nella realizzazione e nell’implementazione del portale informatico e la presenza di uno speciale algoritmo matematico che garantisce la totale stabilità del Sistema anche in caso di default degli utenti convenzionati. I Crevit, aventi valore convenzionale pari a 1 Euro, vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sonotracciate e monitorate. A seguito dell’inchiesta pubblicata da Altroconsumo è molto importante fare chiarezza sulle questioni sollevate dalla giornalista. Occorre sempre interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia delle transazioni. Naturalmente è dovere degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare correttamente e garantire la disponibilità di beni, pena l’esclusione dal circuito.

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