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lunedì 29 dicembre 2014
Pillole
Una breve natalizia dal mondo Crevit per la nostra rubrica "Pillole".
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lunedì 15 dicembre 2014
Crevit e la politica
La rassegna stampa settimanale inizia con un articolo di Grandain, “l’altro
lato della notizia”.
Le monete complementari crescono con l’interesse del mondo politico
11 dicembre 2014 11:19 - Notizie, Scritti da voi /
Critica situazione economica in Italia e in Europa, cui si somma l’ormai
ufficiale frenata dell’economia tedesca, difficile situazione finanziaria di
aziende e famiglie, con la nota e grave difficoltà di accesso al credito: un
quadro a tinte scure che frena da troppo tempo i consumi e mette in forte
dubbio le prospettive future di rilancio dell’economia.
Nelle forze politiche si sta diffondendo sempre più il concetto che
all’Euro sia ormai necessario e utile affiancare una moneta complementare per
far ripartire subito i consumi e sostenerli in un secondo tempo.
Francesco Olcelli, CEO di Crevit Holding International, la moneta
complementare apparsa in Italia solo in estate ma oggi la più diffusa:
“ la Regione Lombardia da tempo sostiene la necessità di una moneta
complementare. Del resto in Europa, anche nella Germania stessa, stanno
proliferando soluzioni finanziarie di questo tipo, che forniscono un immediato
e concreto aiuto all’economia reale”.
“L’esigenza è ormai sentita da tutto, o quasi tutto, l’arco politico,
indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza” afferma Marco Melega CEO
di Crevit Italia.
mercoledì 3 dicembre 2014
Risposta di Marco Melega ad Altro Consumo
Recentemente, una giornalista di
Altro Consumo ha intervistato Marco Melega. Il video è disponibile sul profilo Twitter di Crevit. Il Ceo di Crevit,
come si vede, risponde in modo esaustivo alle obiezioni. Ecco la replica:
CREVIT, MARCO MELEGA: CIRCUITO TRASPARENTE E IN CONTINUO MIGLIORAMENTO PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEGLI UTENTI
Milano, 20 novembre 2014 –
A seguito dell’inchiesta su Crevit pubblicata da Altroconsumo, Marco Melega, CEO della società, risponde con trasparenza e chiarezza alle questioni sollevate dalla giornalista, sottolineando la bontà del circuito Crevit, che opera sempre nel pieno rispetto degli utenti e dei consumatori.
CREVIT, MARCO MELEGA: CIRCUITO TRASPARENTE E IN CONTINUO MIGLIORAMENTO PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEGLI UTENTI
Milano, 20 novembre 2014 –
A seguito dell’inchiesta su Crevit pubblicata da Altroconsumo, Marco Melega, CEO della società, risponde con trasparenza e chiarezza alle questioni sollevate dalla giornalista, sottolineando la bontà del circuito Crevit, che opera sempre nel pieno rispetto degli utenti e dei consumatori.
"Crevit è un buono spesa
virtuale, ovvero una vera e propria moneta complementare come le circa 5.000
che esistono al mondo e come le centinaia di esempi di monete complementari che
siamo abituati ad utilizzare ogni giorno, quali le carte fedeltà, le carte
carburante e i buoni pasto, totalmente virtuale e governabile interamente
dall’utente attraverso l’utilizzo della piattaforma Crevit. Tengo a ribadire
che gli utenti possono aprire un conto Crevit gratuitamente. I piccolissimi
compensi variabili in Euro richiesti da Crevit, e non commissioni salate
secondo quanto scritto da Altroconsumo, rappresentano il minimo necessario per
alimentare il Sistema e garantire la stabilità del circuito e sono le più basse
in assoluto per il settore. Non
dimentichiamo che nella quotidianità delle nostre transazioni bancarie paghiamo
commissioni molto più alte senza peraltro beneficiare di alcun servizio
aggiuntivo (marketplace; pubblicità gratuita; restituzione errati accrediti
ecc.). Le commissioni Crevit sono pari al pari al 2% su ogni accredito ricevuto
dall’utente in “moneta” complementare ovvero al raggiungimento di risultati in
termini di vendita o pari al 5% sull’importo di un eventuale fido richiesto
dagli utenti prima di aver realizzato vendite in “moneta” complementare. Ma un
utente potrà operare tranquillamente in assenza di commissioni e, quindi,
“comprare senza denaro”. Come? Attraverso il programma “RACCOMANDA CREVIT” la
piattaforma riconosce, senza alcuna commissione, 25 CREVIT per amico
presentato, che potranno essere liberamente spesi all’interno del marketplace.
Trovo inoltre inesatto quanto detto in merito al fido. Quest’ultimo rappresenta una sostanziosa opportunità sociale volta ad anticipare, per conto di tutti gli utenti convenzionati, una determinata quantità di “moneta” complementare per consentire immediato potere d’acquisto. Una volta concesso deve essere compensato, e non restituito, a 24 mesi. Se l’utente convenzionato avrà sul proprio conto Crevit una quantità di Crevit pari o superiore al fido inizialmente richiesto, esso verrà compensato, altrimenti potrà rinnovare il fido o chiudere la posizione in denaro. Vi sono dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT, una procedura che verifica il potenziale inespresso aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione facendo un match tra determinati parametri presenti sui relativi bilanci, la categoria merceologica, l’andamento e l’affidabilità secondo l’assenza di pregiudizievoli ed insolvenze estese, la location ed un’analisi della richiesta già presente nel circuito. Inoltre, la società Crevit Italia srl gestisce, regolamenta e garantisce il circuito di utenti che utilizzano la moneta complementare nelle proprie compravendite e quindi non è necessaria alcuna autorizzazione della Banca d’Italia per disciplinare la fornitura di buoni spesa. I Crevit vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sono tracciate e monitorate. E’ molto importante interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia delle transazioni. Chiaramente è dovere degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare con correttezza e garantire la disponibilità di beni, pena l’esclusione dal circuito. Nel servizio realizzato da Altroconsumo, la giornalista ha testato la piattaforma provando ad acquistare uno smartphone online. La compravendita pare non sia andata a buon fine. Per una puntuale verifica circa quanto accaduto, è stata nostra premura interfacciarci direttamente con gli utenti contattati da Altroconsumo, i quali hanno candidamente ammesso di non aver operato correttamente. L'utente aveva già venduto lo smartphone dimenticandosi però di togliere l'annuncio dalla piattaforma. Di seguito la sua personale dichiarazione “Rimango sorpreso di quanto dichiarato dalla rappresentante di Altroconsumo in quanto ho dato la piena disponibilità ed usato la massima cortesia nei confronti dell’utente I.D. che mi ha accreditato 300 Crevit senza preventivo contatto telefonico. Ho semplicemente dimenticato di cancellare la mia offerta nella mia area riservata avendo già venduto il telefonino inserzionato Nokia Lumia ad altro utente e, pertanto, ho rifiutato il trasferimento Crevit di I.D. motivandone il rifiuto. Nessuna commissione mi è stata addebitata ne è stata addebitata all’utente. Personalmente ritengo che la condotta dell’utente di Altroconsumo rifletta un utilizzo improprio della piattaforma Crevit che, se usata correttamente, consente i vantaggi promessi. Tramite la funzione RACCOMANDA CREVIT ho ottenuto circa 500 Crevit senza pagare alcuna commissione, che mi hanno consentito l’acquisto di 500 EURO di BUONI SPESA SPENDIBILI PRESSO IL SUPERMERCATO DICO di Roma. Considero l’indagine condotta da Altroconsumo funzionale unicamente al discredito dell’iniziativa” Osvaldo Placidi – ROMA. Al secondo tentativo di acquisto presso un utente diverso, non essendo lo smartophone disponibile, l’utente ha dichiarato di aver rifiutato l'accredito. Ciò dimostra che la comunicazione tra utenti è fondamentale ed indispensabile prima di intraprendere transazioni, così che ci si possa assicurare della effettiva disponibilità degli oggetti in vendita. In questo caso è evidente che nella fase operativa gli utenti non abbiano agito rispettando le corrette procedure e perciò si siano verificati disguidi. Crevit vuole ribadire che eventuali malfunzionamenti riscontrati nell’inchiesta saranno sanati e ritiene i suggerimenti di Altroconsumo propedeutici ad apportare ulteriori migliorie al Sistema. Sottolineo anche che le clausole indicate come vessatorie da Altroconsumo sono riferibili ad una superata versione contrattuale per l’utente AZIENDA, non riferibili in alcun modo al consumatore, come le condizioni generali consultabili in fase di registrazione evidenziano. Fornisco infine la massima disponibilità a sottopormi ad una valutazione dell’Antitrust, da cui attendo presto un parere”.
Trovo inoltre inesatto quanto detto in merito al fido. Quest’ultimo rappresenta una sostanziosa opportunità sociale volta ad anticipare, per conto di tutti gli utenti convenzionati, una determinata quantità di “moneta” complementare per consentire immediato potere d’acquisto. Una volta concesso deve essere compensato, e non restituito, a 24 mesi. Se l’utente convenzionato avrà sul proprio conto Crevit una quantità di Crevit pari o superiore al fido inizialmente richiesto, esso verrà compensato, altrimenti potrà rinnovare il fido o chiudere la posizione in denaro. Vi sono dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT, una procedura che verifica il potenziale inespresso aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione facendo un match tra determinati parametri presenti sui relativi bilanci, la categoria merceologica, l’andamento e l’affidabilità secondo l’assenza di pregiudizievoli ed insolvenze estese, la location ed un’analisi della richiesta già presente nel circuito. Inoltre, la società Crevit Italia srl gestisce, regolamenta e garantisce il circuito di utenti che utilizzano la moneta complementare nelle proprie compravendite e quindi non è necessaria alcuna autorizzazione della Banca d’Italia per disciplinare la fornitura di buoni spesa. I Crevit vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sono tracciate e monitorate. E’ molto importante interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia delle transazioni. Chiaramente è dovere degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare con correttezza e garantire la disponibilità di beni, pena l’esclusione dal circuito. Nel servizio realizzato da Altroconsumo, la giornalista ha testato la piattaforma provando ad acquistare uno smartphone online. La compravendita pare non sia andata a buon fine. Per una puntuale verifica circa quanto accaduto, è stata nostra premura interfacciarci direttamente con gli utenti contattati da Altroconsumo, i quali hanno candidamente ammesso di non aver operato correttamente. L'utente aveva già venduto lo smartphone dimenticandosi però di togliere l'annuncio dalla piattaforma. Di seguito la sua personale dichiarazione “Rimango sorpreso di quanto dichiarato dalla rappresentante di Altroconsumo in quanto ho dato la piena disponibilità ed usato la massima cortesia nei confronti dell’utente I.D. che mi ha accreditato 300 Crevit senza preventivo contatto telefonico. Ho semplicemente dimenticato di cancellare la mia offerta nella mia area riservata avendo già venduto il telefonino inserzionato Nokia Lumia ad altro utente e, pertanto, ho rifiutato il trasferimento Crevit di I.D. motivandone il rifiuto. Nessuna commissione mi è stata addebitata ne è stata addebitata all’utente. Personalmente ritengo che la condotta dell’utente di Altroconsumo rifletta un utilizzo improprio della piattaforma Crevit che, se usata correttamente, consente i vantaggi promessi. Tramite la funzione RACCOMANDA CREVIT ho ottenuto circa 500 Crevit senza pagare alcuna commissione, che mi hanno consentito l’acquisto di 500 EURO di BUONI SPESA SPENDIBILI PRESSO IL SUPERMERCATO DICO di Roma. Considero l’indagine condotta da Altroconsumo funzionale unicamente al discredito dell’iniziativa” Osvaldo Placidi – ROMA. Al secondo tentativo di acquisto presso un utente diverso, non essendo lo smartophone disponibile, l’utente ha dichiarato di aver rifiutato l'accredito. Ciò dimostra che la comunicazione tra utenti è fondamentale ed indispensabile prima di intraprendere transazioni, così che ci si possa assicurare della effettiva disponibilità degli oggetti in vendita. In questo caso è evidente che nella fase operativa gli utenti non abbiano agito rispettando le corrette procedure e perciò si siano verificati disguidi. Crevit vuole ribadire che eventuali malfunzionamenti riscontrati nell’inchiesta saranno sanati e ritiene i suggerimenti di Altroconsumo propedeutici ad apportare ulteriori migliorie al Sistema. Sottolineo anche che le clausole indicate come vessatorie da Altroconsumo sono riferibili ad una superata versione contrattuale per l’utente AZIENDA, non riferibili in alcun modo al consumatore, come le condizioni generali consultabili in fase di registrazione evidenziano. Fornisco infine la massima disponibilità a sottopormi ad una valutazione dell’Antitrust, da cui attendo presto un parere”.
martedì 2 dicembre 2014
Risposta di Marco Melega a La Mia Finanza
La chiarezza è il segreto
per una buona informazione. Di seguito la risposta di Marco
Melega, Ceo di Crevit, all'articolo de la mia finanza.it
CREVIT, MARCO MELEGA: “UN CIRCUITO SICURO E TRASPARENTE CHE SOSTIENE CONCRETAMENTE PRIVATI E AZIENDE”
CREVIT, MARCO MELEGA: “UN CIRCUITO SICURO E TRASPARENTE CHE SOSTIENE CONCRETAMENTE PRIVATI E AZIENDE”
Milano, 1 dicembre 2014 -
“Come ho ripetuto più volte gli utenti possono aprire gratuitamente un conto Crevit e i piccolissimi costi richiesti da Crevit, detti commissioni,
rappresentano il minimo necessario per assicurare la stabilità del circuito e
alimentare costantemente il Sistema. Le commissioni, pari al 2% su ogni
accredito ricevuto dall’utente in “moneta” complementare ovvero al
raggiungimento di risultati in termini di vendita o pari al 5% sull’importo di
un eventuale fido richiesto dagli utenti prima di aver realizzato vendite in
“moneta” complementare, sono senza dubbio le più basse per il settore. Si pensi
che ogni giorno paghiamo commissioni decisamente più alte per delle transazioni
bancarie, senza beneficiare di alcun servizio aggiuntivo (marketplace,
pubblicità gratuita, restituzione errati accrediti). Un utente convenzionato ha
anche la possibilità di effettuare
operazioni in assenza di commissioni e, quindi, “comprare senza denaro”
attraverso il programma “RACCOMANDA
CREVIT”. Infatti, la piattaforma riconosce 25 Crevit per amico presentato,
che potranno essere liberamente spesi all’interno del circuito senza che
vengano richieste commissioni. Contrariamente a quanto scritto, richiedere un fido è una possibilità, non
un vincolo. Esso rappresenta il “cuore” del circuito Crevit, attraverso il
quale viene anticipata per conto dell’utenza convenzionata che ne fa richiesta
la disponibilità di moneta complementare. Dopo 24 mesi, se l’utente
convenzionato avrà sul proprio conto una quantità di Crevit pari o superiore al
fido inizialmente richiesto la posizione verrà interamente sanata mediante
compensazione contabile, altrimenti si potrà rinnovare il fido o chiudere la
posizione in denaro laddove il conguaglio della compensazione contabile
evidenzi una posizione di debito effettiva nei confronti del circuito. Vi sono
dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che
ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT, una procedura che verifica il potenziale inespresso
aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione.
Occorre precisare quanto detto in merito al pagamento dell’IVA. Ogni movimentazione, cessione, acquisto di “buoni spesa
virtuali del circuito CREVIT” è un’operazione “fuori campo IVA” (art. 2 comma
3^ lettera a del DPR 633/72) e per convenzione viene disciplinata tra gli
utenti e da/per Crevit Italia srl mediante fatturazione degli stessi. Di
seguito un esempio: l’utente 1 acquista dall’ utente 2 un prodotto o servizio
valorizzato 100+iva 22% pagandolo al 100% in Crevit. L’utente 1 emette fattura
per il prodotto/servizio all’utente 2 di 122,00. L’utente 2 emette all’utente 1
fattura con codice IVA DPR633/72 art.2 comma 3 lettera a, per la cessione di
122 Crevit. Utente 1 e Utente 2 compensano contabilmente le fatture ed azzerano
le reciproche posizioni. Il progetto di sviluppo della piattaforma tecnologica
Crevit è nato circa quattro anni fa, ha
richiesto importanti studi e investimenti finanziari nella realizzazione e nell’implementazione
del portale informatico e la presenza di uno speciale algoritmo matematico che
garantisce la totale stabilità del Sistema anche in caso di default degli
utenti convenzionati. I Crevit, aventi valore convenzionale pari a 1 Euro,
vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e
tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma
informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sonotracciate e
monitorate. A seguito dell’inchiesta pubblicata da Altroconsumo è molto
importante fare chiarezza sulle questioni sollevate dalla giornalista. Occorre
sempre interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare
qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli
utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia
delle transazioni. Naturalmente è dovere
degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare correttamente e garantire la disponibilità di beni, pena
l’esclusione dal circuito.
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