lunedì 29 dicembre 2014

Pillole

Una breve natalizia dal mondo Crevit per la nostra rubrica "Pillole".

E' stata appena finalizzata una transazione di 3.500 Crevit per l'acquisto di un orologio di prestigio da mettere sotto l'albero di Natale 2014. Quest'anno cerca i tuoi regali di Natale in Crevit ed acquistali senza l'utilizzo di denaro! - See more at: http://www.crevit.it/#sthash.emytqDFB.dpuf

lunedì 15 dicembre 2014

Crevit e la politica

La rassegna stampa settimanale inizia con un articolo di Grandain, “l’altro lato della notizia”.  

Le monete complementari crescono con l’interesse del mondo politico
11 dicembre 2014 11:19 - NotizieScritti da voi /

Critica situazione economica in Italia e in Europa, cui si somma l’ormai ufficiale frenata dell’economia tedesca, difficile situazione finanziaria di aziende e famiglie, con la nota e grave difficoltà di accesso al credito: un quadro a tinte scure che frena da troppo tempo i consumi e mette in forte dubbio le prospettive future di rilancio dell’economia.
Nelle forze politiche si sta diffondendo sempre più il concetto che all’Euro sia ormai necessario e utile affiancare una moneta complementare per far ripartire subito i consumi e sostenerli in un secondo tempo.

Francesco Olcelli, CEO di Crevit Holding International, la moneta complementare apparsa in Italia solo in estate ma oggi la più diffusa:
“ la Regione Lombardia da tempo sostiene la necessità di una moneta complementare. Del resto in Europa, anche nella Germania stessa, stanno proliferando soluzioni finanziarie di questo tipo, che forniscono un immediato e concreto aiuto all’economia reale”.

“L’esigenza è ormai sentita da tutto, o quasi tutto, l’arco politico, indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza” afferma Marco Melega CEO di Crevit Italia.

mercoledì 3 dicembre 2014

Risposta di Marco Melega ad Altro Consumo

Recentemente, una giornalista di Altro Consumo ha intervistato Marco Melega. Il video è disponibile sul profilo Twitter di Crevit. Il Ceo di Crevit, come si vede, risponde in modo esaustivo alle obiezioni. Ecco la replica:

CREVIT, MARCO MELEGA: CIRCUITO TRASPARENTE E IN CONTINUO MIGLIORAMENTO PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEGLI UTENTI


Milano, 20 novembre 2014 –

A seguito dell’inchiesta su Crevit pubblicata da Altroconsumo, Marco Melega, CEO della società, risponde con trasparenza e chiarezza alle questioni sollevate dalla giornalista, sottolineando la bontà del circuito Crevit, che opera sempre nel pieno rispetto degli utenti e dei consumatori.



"Crevit è un buono spesa virtuale, ovvero una vera e propria moneta complementare come le circa 5.000 che esistono al mondo e come le centinaia di esempi di monete complementari che siamo abituati ad utilizzare ogni giorno, quali le carte fedeltà, le carte carburante e i buoni pasto, totalmente virtuale e governabile interamente dall’utente attraverso l’utilizzo della piattaforma Crevit. Tengo a ribadire che gli utenti possono aprire un conto Crevit gratuitamente. I piccolissimi compensi variabili in Euro richiesti da Crevit, e non commissioni salate secondo quanto scritto da Altroconsumo, rappresentano il minimo necessario per alimentare il Sistema e garantire la stabilità del circuito e sono le più basse in assoluto per il settore. Non dimentichiamo che nella quotidianità delle nostre transazioni bancarie paghiamo commissioni molto più alte senza peraltro beneficiare di alcun servizio aggiuntivo (marketplace; pubblicità gratuita; restituzione errati accrediti ecc.). Le commissioni Crevit sono pari al pari al 2% su ogni accredito ricevuto dall’utente in “moneta” complementare ovvero al raggiungimento di risultati in termini di vendita o pari al 5% sull’importo di un eventuale fido richiesto dagli utenti prima di aver realizzato vendite in “moneta” complementare. Ma un utente potrà operare tranquillamente in assenza di commissioni e, quindi, “comprare senza denaro”. Come? Attraverso il programma “RACCOMANDA CREVIT” la piattaforma riconosce, senza alcuna commissione, 25 CREVIT per amico presentato, che potranno essere liberamente spesi all’interno del marketplace.

Trovo inoltre inesatto quanto detto in merito al fido. Quest’ultimo rappresenta una sostanziosa opportunità sociale volta ad anticipare, per conto di tutti gli utenti convenzionati, una determinata quantità di “moneta” complementare per consentire immediato potere d’acquisto. Una volta concesso deve essere compensato, e non restituito, a 24 mesi. Se l’utente convenzionato avrà sul proprio conto Crevit una quantità di Crevit pari o superiore al fido inizialmente richiesto, esso verrà compensato, altrimenti potrà rinnovare il fido o chiudere la posizione in denaro. Vi sono dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT,  una procedura che verifica il potenziale inespresso aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione facendo un match tra determinati parametri presenti sui relativi bilanci, la categoria merceologica, l’andamento e l’affidabilità secondo l’assenza di pregiudizievoli ed insolvenze estese, la location ed un’analisi della richiesta già presente nel circuito. Inoltre, la società Crevit Italia srl gestisce, regolamenta e garantisce il circuito di utenti che utilizzano la moneta complementare nelle proprie compravendite e quindi non è necessaria alcuna autorizzazione della Banca d’Italia per disciplinare la fornitura di buoni spesa. I Crevit vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sono tracciate e monitorate. E’ molto importante interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia delle transazioni. Chiaramente è dovere degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare con correttezza e garantire la disponibilità di beni, pena l’esclusione dal circuito. Nel servizio realizzato da Altroconsumo, la giornalista ha testato la piattaforma provando ad acquistare uno smartphone online.  La compravendita pare non sia andata a buon fine. Per una puntuale verifica circa quanto accaduto, è stata nostra premura interfacciarci direttamente con gli utenti contattati da Altroconsumo, i quali hanno candidamente ammesso di non aver operato correttamente. L'utente aveva già venduto lo smartphone dimenticandosi però di togliere l'annuncio dalla piattaforma. Di seguito la sua personale dichiarazione Rimango sorpreso di quanto dichiarato dalla rappresentante di Altroconsumo in quanto ho dato la piena disponibilità ed usato la massima cortesia nei confronti dell’utente I.D. che mi ha accreditato 300 Crevit senza preventivo contatto telefonico. Ho semplicemente dimenticato di cancellare la mia offerta nella mia area riservata avendo già venduto il telefonino inserzionato Nokia Lumia ad altro utente e, pertanto, ho rifiutato il trasferimento Crevit di I.D. motivandone il rifiuto. Nessuna commissione mi è stata addebitata ne è stata addebitata all’utente. Personalmente ritengo che la condotta dell’utente di Altroconsumo rifletta un utilizzo improprio della piattaforma Crevit che, se usata correttamente, consente i vantaggi promessi. Tramite la funzione RACCOMANDA CREVIT ho ottenuto circa 500 Crevit senza pagare alcuna commissione, che mi hanno consentito l’acquisto di 500 EURO di BUONI SPESA SPENDIBILI PRESSO IL SUPERMERCATO DICO di Roma. Considero l’indagine condotta da Altroconsumo funzionale unicamente al discredito dell’iniziativa” Osvaldo Placidi – ROMA. Al secondo tentativo di acquisto presso un utente diverso, non essendo lo smartophone disponibile, l’utente ha dichiarato di aver rifiutato l'accredito. Ciò dimostra che la comunicazione tra utenti è fondamentale ed indispensabile prima di intraprendere transazioni, così che ci si possa assicurare della effettiva disponibilità degli oggetti in vendita. In questo caso è evidente che nella fase operativa gli utenti non abbiano agito rispettando le corrette procedure e perciò si siano verificati disguidi. Crevit vuole ribadire che eventuali malfunzionamenti riscontrati nell’inchiesta saranno sanati e ritiene i suggerimenti di Altroconsumo propedeutici ad apportare ulteriori migliorie al Sistema. Sottolineo anche che le clausole indicate come vessatorie da Altroconsumo sono riferibili ad una superata versione contrattuale per l’utente AZIENDA, non riferibili in alcun modo al consumatore, come le condizioni generali consultabili in fase di registrazione evidenziano. Fornisco infine la massima disponibilità a sottopormi ad una valutazione dell’Antitrust, da cui attendo presto un parere”.




 

 

martedì 2 dicembre 2014

Risposta di Marco Melega a La Mia Finanza

La chiarezza è il segreto per una buona informazione. Di seguito la risposta di Marco Melega, Ceo di Crevit, all'articolo de la mia finanza.it

CREVIT, MARCO MELEGA: “UN CIRCUITO SICURO E TRASPARENTE CHE SOSTIENE CONCRETAMENTE PRIVATI E AZIENDE”


Milano, 1 dicembre 2014 - 
“Come ho ripetuto più volte gli utenti possono aprire gratuitamente un conto Crevit e i piccolissimi costi richiesti da Crevit, detti commissioni, rappresentano il minimo necessario per assicurare la stabilità del circuito e alimentare costantemente il Sistema. Le commissioni, pari al 2% su ogni accredito ricevuto dall’utente in “moneta” complementare ovvero al raggiungimento di risultati in termini di vendita o pari al 5% sull’importo di un eventuale fido richiesto dagli utenti prima di aver realizzato vendite in “moneta” complementare, sono senza dubbio le più basse per il settore. Si pensi che ogni giorno paghiamo commissioni decisamente più alte per delle transazioni bancarie, senza beneficiare di alcun servizio aggiuntivo (marketplace, pubblicità gratuita, restituzione errati accrediti). Un utente convenzionato ha anche la possibilità di effettuare operazioni in assenza di commissioni e, quindi, “comprare senza denaro” attraverso il programma “RACCOMANDA CREVIT”. Infatti, la piattaforma riconosce 25 Crevit per amico presentato, che potranno essere liberamente spesi all’interno del circuito senza che vengano richieste commissioni. Contrariamente a quanto scritto, richiedere un fido è una possibilità, non un vincolo. Esso rappresenta il “cuore” del circuito Crevit, attraverso il quale viene anticipata per conto dell’utenza convenzionata che ne fa richiesta la disponibilità di moneta complementare. Dopo 24 mesi, se l’utente convenzionato avrà sul proprio conto una quantità di Crevit pari o superiore al fido inizialmente richiesto la posizione verrà interamente sanata mediante compensazione contabile, altrimenti si potrà rinnovare il fido o chiudere la posizione in denaro laddove il conguaglio della compensazione contabile evidenzi una posizione di debito effettiva nei confronti del circuito. Vi sono dei criteri alla base dell’istruttoria di fido per un utente convenzionato che ne fa richiesta, e sono racchiusi nel RATING CREVIT,  una procedura che verifica il potenziale inespresso aziendale degli utenti convenzionati successivamente alla loro registrazione. Occorre precisare quanto detto in merito al pagamento dell’IVA. Ogni movimentazione, cessione, acquisto di “buoni spesa virtuali del circuito CREVIT” è un’operazione “fuori campo IVA” (art. 2 comma 3^ lettera a del DPR 633/72) e per convenzione viene disciplinata tra gli utenti e da/per Crevit Italia srl mediante fatturazione degli stessi. Di seguito un esempio: l’utente 1 acquista dall’ utente 2 un prodotto o servizio valorizzato 100+iva 22% pagandolo al 100% in Crevit. L’utente 1 emette fattura per il prodotto/servizio all’utente 2 di 122,00. L’utente 2 emette all’utente 1 fattura con codice IVA DPR633/72 art.2 comma 3 lettera a, per la cessione di 122 Crevit. Utente 1 e Utente 2 compensano contabilmente le fatture ed azzerano le reciproche posizioni. Il progetto di sviluppo della piattaforma tecnologica Crevit  è nato circa quattro anni fa, ha richiesto importanti studi e investimenti finanziari nella realizzazione e nell’implementazione del portale informatico e la presenza di uno speciale algoritmo matematico che garantisce la totale stabilità del Sistema anche in caso di default degli utenti convenzionati. I Crevit, aventi valore convenzionale pari a 1 Euro, vengono emessi ed accettati dagli utenti secondo le proprie disponibilità e tutte le transazioni, avvenendo rigorosamente attraverso la piattaforma informatica e non esistendo Crevit in forma cartacea, sonotracciate e monitorate. A seguito dell’inchiesta pubblicata da Altroconsumo è molto importante fare chiarezza sulle questioni sollevate dalla giornalista. Occorre sempre interagire con gli interlocutori accreditati prima di effettuare qualsiasi transazione, perchè il marketplace è uno strumento governato dagli utenti convenzionati, e il sistema si limita al monitoraggio ed alla garanzia delle transazioni. Naturalmente è dovere degli utenti che utilizzano la piattaforma Crevit operare correttamente e garantire la disponibilità di beni, pena l’esclusione dal circuito.

lunedì 24 novembre 2014

Crevit come funziona

Di seguito, per la rassegna stampa su Crevit, un link da Bizanbit.com, un "veicolo per comunicare l'esistenza di nuovi business e la specificità di queste attività".
http://www.bizandbit.com/staff/crevit-come-funziona/
 

venerdì 21 novembre 2014

Perché Hong Kong

Crevit International Holdings Limited ha scelto Hong Kong come sede. Decisione strategica in quanto la città anglo-cinese è da oltre un secolo uno dei centri economici più fiorenti dell’Asia. Solo nell’ultimo anno circa 6000 imprese hanno trasferito la propria sede a Hong Kong, il 27% di queste proviene da paesi Europei come Svizzera, Francia, Regno Unito, Olanda e Germania. Si tratta di una scelta che oltre a essere vantaggiosa dal punto di vista strategico, lo è anche sotto l’aspetto della legittimità e della trasparenza. Infatti, uno degli elementi favorevoli a Hong  Kong è il mantenimento del sistema giuridico del Common Law britannico e dei diritti civili. Crevit è encomiabile per avervi localizzato la propria sede, a dispetto della diffidenza e dello snobismo di alcuni. Crevit Italia srl è un’emanazione di Crevit International Holdings Limited ed è a Milano, altra città che non ha bisogno di presentazioni, almeno dal punto di vista economico e finanziario. L’amministratore di Crevit International Holdings Limited è Francesco Olcelli:

“Dopo quasi un ventennio di lavoro in banche e società finanziarie in Inghilterra, Centro America, Lussemburgo, Svizzera ed Estonia ho entusiasticamente accettato questo incarico che porterà allo sviluppo su scala mondiale dell’iniziativa Crevit".

Francesco Olcelli risiede a Tallinn, capitale dell’Estonia, dove gestisce la società di consulenza giuridico-societaria e finanziaria Pro-Marketing & iTools OÜ.



“Crevit Italia S.r.l. è la prima filiale operativa di Crevit International Holdings Limited, società di Hong Kong di cui sono amministratore. Hong Kong, capitale asiatica degli affari da oltre 150 anni e centro finanziario internazionale in costante crescita, ha un ben radicato e affidabile sistema giuridico di Common Law e questo, unitamente all’espansione del mercato interno, è il motivo per cui molte aziende vi hanno localizzato la propria sede principale: per più agevolmente insediarsi e penetrare il mercato asiatico. La capitale del business asiatico continua a essere la prima scelta per le società cinesi e internazionali che desiderano intraprendere la propria attività in Asia. Solo nell’ultimo anno circa 6000 imprese hanno trasferito la propria sede a Hong Kong, il 27% di queste provengono da paesi Europei come Svizzera, Francia, Regno Unito, Olanda e Germania. Si tratta di una scelta che oltre ad essere vantaggiosa dal punto di vista strategico, lo è anche sotto l’aspetto della legittimità e della trasparenza. Non da ultimo, e per rapporto al progetto Crevit™ nel medio termine, Hong Kong per il terzo anno consecutivo, è anche il primo centro mondiale per le IPOs: nel 2011, ci sono state più di 100 nuove aziende quotate a Hong Kong, che complessivamente hanno raccolto US$ 36 miliardi di dollari di patrimonio netto. Dopo quasi un ventennio di lavoro in banche e società finanziarie in Inghilterra, Centro America, Lussemburgo, Svizzera ed Estonia ho entusiasticamente accettato questo incarico che porterà alla sviluppo su scala mondiale dell’iniziativa Crevit™. Aperta con successo Crevit Italia S.r.l, che già dal 2009 ha investito nello studio, nella realizzazione e nell’implementazione del portale informatico che è il cuore del progetto, stiamo ora discutendo con partners internazionali le prossime imminenti aperture: in particolare nel Far East (Pechino, Singapore e Hong Kong), ecco perché la scelta di localizzare la nostra sede proprio a Hong Kong, ma anche a Londra, Mosca e Manila. Per potere affrontare e gestire la propria attività di sviluppo strategico e di internazionalizzazione, Crevit International Holdings Limited ha scelto Pro-Marketing & iTools Ou quale main advisor: con sede principale a Tallinn, Estonia, si tratta di una società di consulenza direzionale internazionale con un’importante esperienza nel campo finanziario e giuridico-societario. Pro-Marketing& iTools OÜ è un Family Office integrato con sede a Tallinn, Estonia. Costituita nel 2007 questa “boutique” di nicchia per la consulenza finanziaria e giuridico-societaria è stata indicata nel 2012 quale quarta società di consulenza operante in Estonia e la prima ad azionariato non-locale. Pro-Marketing& iTools OÜ, oltre ai tradizionali servizi societari, e per fare fronte alla crescente richiesta dei clienti in essere e potenziali, dal 2009 offre anche servizi di due diligence finalizzati a operazioni di M&A trans-nazionali e supporto nelle attività di marketing strategico finalizzate all’apertura di nuovi mercati o sviluppo di quelli già serviti dal cliente. La marcata necessità di ritorno all’economia reale, tramite una misura convenzionale delle partite di debito e di credito, ci spinge a muoverci con estrema velocità: questo senza dimenticare il rigore che la materia merita e la criticità sociale che deriva dall’introduzione di una nuova unità di conto che è emessa dai fruitori stessi: il Crevit™. Etica ed eccellenza sono i nostri valori. Contribuire alla ripresa del ciclo economico, strutturando un Gruppo che in maniera profittevole agevoli questo processo, è la nostra Missione.”

Francesco Olcelli

Crevit  International Holdings Limited  

 

lunedì 17 novembre 2014

Come funziona Crevit e a chi è rivolta

Per la rassegna stampa, presentiamo un articolo di Credit Village, sito che dà "aggiornamenti e notizie dal mondo del credito. La prima community in Italia di professionisti, manager, imprenditori e operatori del settore".


Crevit Italia: cos’è la moneta complementare, come funziona e chi può accedervi
Crevit, come afferma Marco Melega, CEO di Crevit Italia, “è una moneta complementare volta a favorire la rinascita dell’economia reale e che si propone come opportunità di credito e di maggiore immediata liquidità per aziende e privati” In un momento di crisi e dove la liquidità langue questo di Crevit ci è parso un progetto ambizioso o quanto meno interessante e per questa ragione abbiamo quindi cercato di capire più a fondo di che cosa si tratta, come funziona e come si può accedere allo strumento della moneta complementare. Crevit, spiega Melega nel pieno rispetto del mercato, rappresenta sicuramente una novità che ha già raggiunto un primato: è stata la prima iniziativa ad applicare logiche di marketing di prodotto allo strumento “moneta complementare”, innescando curiosità e sensibilizzazione di massa sul tema. Inoltre, la piattaforma Crevit ha un pregio: è accessibile gratuitamente, per favorire l’approccio al “nuovo” da parte dell’utenza”.

Di cosa si tratta?
Si può comprare o vendere con  moneta virtuale, ad esempio facendo un Fido Crevit, da ripagare entro 24 mesi operando all’interno del sistema vendendo dei beni o servizi oppure partecipando a dei programmi promozionali. La registrazione e la permanenza all’interno del sistema sono gratuite, Crevit percepisce delle commissioni solo al raggiungimento di determinati obiettivi.
Andiamo con ordine. Per partecipare al sistema Crevit è sufficiente registrarsi al sito, con la registrazione si apre autonomamente anche un conto. Una volta iscritto l’utente ha già la facoltà di guardarsi intorno e di scegliere tra beni ed servizi offerti nel marketplace. Qualora trovasse qualcosa di suo gradimento può chiedere un anticipo in moneta complementare attraverso una funzionalità che trova all’interno. Il sistema fa una rapida verifica e se non appaiono grosse criticità come delle insolvenze estese, in qualche minuto restituisce la disponibilità di moneta complementare richiesta, con la quale l’utente può comprare ciò che desidera. Per questa operazione l’utente pagherà il 5% della somma ricevuta a Crevit Italia, e dovrà corrisponderlo in euro. Un Crevit vale 1 euro, dunque l’utente pagherà la commissione a Crevit Italia in euro, se richiede 100 Crevit dovrà pagare 5 euro. Per spiegare nel dettaglio come funziona Crevit usufruiamo le domande che Marco Delugan di Soldionline ha utilizzato intervistando Marco Melega e ne parafrasiamo le risposte.

Il fido dovrà essere rimborsato?

Assolutamente sì entro un massimo di 24 mesi, per farlo ci sono più modi: l’utente può pubblicare a sua volta offerte di beni o servizi per poter ottenere così monete complementare che gli consentirà di ripagare il fido, oppure può vendere le proprie competenze professionali. Può guadagnare Crevit partecipando a programmi promozionali (come ad esempio portando altri utenti nel sito).


E chi non riesce a rimborsare il fido?  
Il Fido può essere rinnovato, oppure se si presentano condizioni estreme come una società in liquidazione che deve chiudere, oppure un cliente che non può più accedere al circuito, si può scendere a dei compromessi. Ossia, l’utente che non riesce più a pagare il fido precedentemente richiesto può mettere a disposizione di Crevit un oggetto da vendere che abbia un valore sufficiente a coprire il debito contratto, in questo caso Crevit cercherà di promuovere l’acquisto del bene o di sanare il debito in denaro attraverso dei piani di rientro.
Quante volte può essere rinnovato un fido?
Anche all’infinito se l’utente è affidabile, perché se il proprio rating interno è buono e l’utente è attivo a Crevit conviene rimanga nel sistema per sempre. Se invece l’affidabilità creditizia degli utenti è pessima: “l’utente ha perso dei soldi, li ha presi e poi è sparito, allora quello che possiamo offrire e solo un piano di rientro, anche in euro, che copra il debito contratto. Perché se ha acquistato, ha contratto un debito con chi gli ha venduto in bene o il servizio.”
Crevit Italia come guadagna?
Attraverso due commissioni: “Commissione go” ossia quella che incide per il 5% della disponibilità anticipata, di cui abbiamo accennato prima. Commissione Goal “che incide il 2% e che viene addebitata se un’operazione va a buon fine, come suggerisce il termine Goal. In sostanza quando un utente riceve un accredito da parte di un altro in moneta complementare, paga una commissione in euro.
Può farci un esempio di operatività su Crevit? Riportiamo fedelmente dal sito http://abcrisparmio.soldionline.it/guide/altra-economia/come-funziona-crevit-comperare-senza-denaro)

“Una persona vede un giubbotto da 300 Crevit, che equivalgono a 300 euro, chiede un fido di 300 e lo ottiene pagando solo 15 euro a Crevit, con quei 300 euro acquista il giubbotto spendendo solo 15 euro. A Questo punto dovrà iniziare ad operare all’interno del sistema – vendendo beni o servizi e partecipando a programmi promozionali - per guadagnare i 300 Crevit da ridare a Crevit stesso. Tenga conto che il costo del fido è inferiore a quello che un esercente pagherebbe per la gestione di una carta di credito”.

Vi occupate anche della logistica di questi scambi?
No il rapporto è diretto tra gli utenti che devono decidere cosa comprare o vendere interfacciandosi responsabilmente gli uni con gli altri, ma se qualcosa va storto, Crevit interviene. E qualora un operazione non dovesse andare a buon fine per scorrettezza da parte di un utente, quello danneggiato dovrà solo dimostrare che il bene non gli è stato consegnato, seguendo le procedure predefinite dal sistema, e vedrà ripristinata la situazione precedente e non perderà alcun Crevit. Chi agisce scorrettamente nel sistema viene inserito in una black list che gli impedirà in tutto o in parte l’accesso alla piattaforma. Commettendo scorrettezze gravi o a seguito di pendenze il contratto può essere rescisso.
 
 
Noi vi abbiamo fornito alcuni elementi per farvi un’idea. Voi sareste disponibili a comprare e a vendere su Crevit Italia o la moneta complementare non vi ha convinto e preferite continuare ad utilizzare quella tradizionale?

Erika Venditti
Fonte: Credit Village

mercoledì 12 novembre 2014

Cos’è Crevit? Quanto vale e come si ottiene?

Per la rassegna stampa, presentiamo un articolo di Atomo del male, sito che "offre la possibilità di poter esprimere liberamente il vostro pensiero nel rispetto altrui, potendo spiegare a sé e agli altri cosa ci preoccupa e ci interessa".

Cos’è Crevit? Quanto vale e come si ottiene?

Crevit si presenta come «moneta complementare» ma a ben vedere assomigliano più a dei buoni pasto che a dei bitcoin. Il Crevit è una misura di scambio che non è convertibile in denaro, anche se a ogni Crevit viene dato il valore di un euro che si può utilizzare all’interno del circuito per scambiarsi beni e servizi.
Come si ottengono dei Crevit?
Chi vuole partecipare al sistema Crevit deve semplicemente registrarsi al sito. Con la registrazione si apre automaticamente anche un conto. A questo punto verrà concesso un fido in Crevit da ripagare entro 24 mesi operando all’interno del sistema vendendo beni o servizi e partecipando a programmi promozionali.
Come guadagna Crevit?
Ci sono due commissioni una relativa all’erogazione del fido e incide per il 5% della disponibilità anticipata, e una seconda che incide per il 2% e che viene addebitata al raggiungimento di un risultato e cioè quando un utente riceve un accredito da parte di un altro utente in moneta complementare. Ovviamente queste commissioni bisognerà pagarle in euro.
Facciamo un esempio
Una persona vuole comprare una maglia che costa 100 Crevit, che equivalgono a 100 euro, chiede un fido di 100 e lo ottiene pagando solo 5 euro a Crevit, con quei 100 euro acquista il giubbotto spendendo solo 5 euro. A Questo punto dovrà iniziare ad operare all’interno del sistema – vendendo beni o servizi e partecipando a programmi promozionali – per guadagnare i 100 Crevit da ridare a Crevit stesso. Una sorta di baratto con una spesa d’ingresso.
Se non si riesce a coprire il fido?
L’utente può mettere a disposizione un oggetto da vendere e che ha un valore sufficiente a coprire il debito, oppure sanare il debito in denaro attraverso piani di rientro: un Crevit vale un euro.
E’ uguale al Bitcoin?
No. La differenza è sostanziale: il bitcoin viene registrato su memoria informatica e non è legato al fallimento di una singola società. Qui, invece, i crediti svaniscono con un fallimento.

The Flash

martedì 11 novembre 2014

Riprende la rassegna stampa con un articolo di Pagina 99

Pagina 99, quotidiano di economia e cultura, si è occupata di Crevit.
 
20 | INNOVAZIONI pagina 99we | sabato 25 ottobre 2014
Tutti i dubbi su Crevit, la nuova moneta.

Inchiesta | Tappezza le città di pubblicità, e le aziende corrono a iscriversi. Ma il modello di business della società di Marco Melega, con sede a Hong Kong, è tutto da scoprire. In attesa di una legge-quadro


CHIARA ORGANTINI «Il vero limite è la diffidenza generalizzata alimentata da una situazione di mercato sofferente a causa delle strette dell’attuale sistema del credito». Così Marco Melega, ideatore di Crevit, descrive una delle motivazioni che lo ha portato sul mercato delle monete complementari. La fiducia, prima di tutto: sia verso il privato che cerca credito, ma anche verso chi lo eroga. La sua moneta complementare («La più pubblicizzata in Italia», si legge sul sito web), lanciata da qualche mese, è la prima che, teoricamente, consente l’estensione del sistema di barter – il baratto – a famiglie e privati oltre che alle aziende. Fino a oggi gli altri attori – quantomeno i più rilevanti per bacino di utenza: BexB, Visiotrade, Sardex, Samex e Scec - si erano cimentati quasi sempre (con le eccezioni rappresentate da Scec e dall’estensione recente del circuito Sardex) nel BtoB, business to business, ovvero la creazione di “camere di compensazione” per gli scambi esclusivamente tra aziende, all’interno di un ecosistema geografico o di filiera, con eventuale emissione di biglietti, alias “buono sconto”, sul prezzo, riutilizzabili una volta incassati. Comune a tutti: non si usa la moneta ufficiale, l’euro, ma un’unità di conto, spesso non convertibile in euro, ed eventualmente si paga con quel che si produce. E così anche in Italia, dopo le circa 5.000 monete complementari stimate esistenti nel mondo, il sistema ha preso  piede: molte aziende vi ricorrono per sperimentare forme di scambio che le portano ad acquisire materiale o materie prime, normalmente pagate in denaro; o eventualmente a scambiare beni e servizi per implementare la propria visibilità, investire sul know-how. La sfida del barter è stata quella, fin da principio, di creare comfort-zone complementari all’euro, appunto, ovvero possibilità aggiuntiva di spesa in tempi di crisi, quando l’euro fatica a circolare. Si stima che la somma delle aziende coinvolte nelle camere di barter dei principali protagonisti italiani si aggiri intorno alle 25 mila unità, con un giro di crediti stimabili per centinaia di milioni di euro. Ebbene quel che Crevit, o meglio quel che Marco Melega ha capito, è che non si può lasciare un campo incolto come quello del credito tra privati. Così ha creato Crevit, che è– come recita una breve presentazione sul sito – «un’unità di conto non convertibili in denaro rappresentativa di beni e servizi, spendibile esclusivamente presso gli utenti titolari di Conto Crevit». E, anzi, Melega spiega che «famiglie e aziende possono aprire un conto subito perché è gratuito: possono pubblicare offerte, emettere ed accettare la propria moneta - i crevit appunto (1 crevit=1 euro) - per finalizzare compravendite con gli altri utenti del circuito titolari di Conto Crevit». Se “vendi”, però, paghi una commissione, del 5%, in euro. E se vuol spendere prima di aver ottenuto accrediti in crevit, l’utente può richiedere un fido tramite semplicissima istruttoria online, con disponibilità garantita entro 24 ore» chiarisce Melega. Tutto a posto, quindi. Tanto lecommissioni le facevano pagare anche Be e Visiotrade, pur non dicendoti però che era gratuito, come invece fa Melega. Le differenze sostanziali, e qualche criticità, sorgono quando si parla del fido: non è obbligatorio, non è un vincolo. È chiaro però che qualora l’utente non dovesse ricompensare il fido e quindi recuperare crediti con gli scambi, «dovrà» –stavolta sì, l’obbligo– rinnovare il fido o chiudere la posizione in denaro. In sostanza la capacità di emissione dei crevit è affidata agli utenti, che sono in teoria monitorati dall’algoritmo di Crevit – il target bonus system: non un fondo di garanzia, né un’assicurazione, né una parte terza che garantisca la solvibilità delle operazioni, figuriamoci l’occhio di Banca d’Italia. Non serve. «Non comunichiamo nulla alla centrale del rischio interbancario», spiega sicuro ancora Melega. La fiducia, si diceva. Verrebbe da chiedersi: un utente Crevit potrà comunque sentirsi rassicurato anche quando, avendo come unico riferimento l’azienda –in caso di insolvibilità di un utente – dovrà rivalersi su di essa? Certamente l’aver fatto transitar la Crevit Italia srl su una holding a Hong Kong, in luglio, quando è partita l’operazione, qualche punto interrogativo lo pone. Melega però ha esperienza di barter alle spalle, come testimonia anche il suo ex mentore Silvio Bettini, fondatore e amministratore di BexB: il padre di quasi tutte le monete complementari italiane. Il cremonese Marco Melega è un uomo dalle mille risorse. Ha alle spalle fallimenti, come tanti altri imprenditori, ma soprattutto la capacità di rinascere sempre dalle ceneri. Bettini, che a dicembre 2013 ha cessato tutte le sue quote da una società di Melega, spiega che il ragazzo «ha fatto barter con BexBe ci deve ancora dei soldi. Come Visiotrade, d’altronde». Ma Melega ha un bel portafogli di partecipazioni in società, diverse come amministratore unico. Tanto che è forse grazie ai 10 milioni in pancia a una di queste, che ha potuto investire i 2 milioni di euro in pubblicità e il milione in struttura e piattaforma che ha dichiarato, visto che i bilanci 2013 della Crevit (in perdita con 62 mila euro nel 2012 e di 27 mila, lo scorso anno) non sembrano giustificare un tale importo. A meno che, appunto, le risorse non siano giunte nel corso del 2014 o da una cassaforte del gruppo Melega, come la Italian Properties srl. Sta di fatto che le aziende con cui ha fatto barter, Melega le ha inserite nel circuito di Crevit, perché il suo pallino fisso è sempre stato quello di lavoraresulla comunicazione attraverso le imprese e le aziende, non solo quelle piccole. Infatti, Crevit ha ideato una piattaforma di comunicazione promozionale per aziende e privati (ditte individuali) che vogliono aderire al circuito: aderisci, compri, vendi e ti faccio la pubblicità gratis. Ma in realtà l’idea è ancora più rivoluzionaria, e forse per questo i competitor non perdono d’occhio Melega «Tempo fa – ed è ancora Bettini a svelare le carte – Melega venne a propormi di tentare l’operatività di barter sui privati coinvolgendo la grande distribuzione organizzata. L’idea era quella di lavorare sulla verticalizzazione della comunicazione della grande distribuzione organizzata (GDO), faccio la pubblicità, la pioggia di volantini, tutto quel che serve, e tu GDO mi paghi in buoni spesa che rimetto nel circuito dei piccoli, privati e delle aziende; con i quali loro stessi vengono a comprare da te». Alla fine l’affare non va in porto. Bettini non è convinto e declina la proposta. L’idea però non si poteva cestinare. Così Melega ha lanciato Crevit, pensando di costruire qualcosa di più di un semplice circuito di barter: una filiera senza soluzione di continuità, perché ogni utente può farsi incaricato commerciale e andare a cercarsi crediti da nuovi utenti, quasi un sistema multilevel. D’altronde, perché togliere la possibilità di far entrare sempre più utenti, magari responsabilizzandoli, visto che i trader non sono previsti? Intanto, con il sistema già avviato, Melega ha ottenuto il coinvolgimento del marchio GDO Dico e sta portando dentro due distributori di carburante. Sembrerebbe un sistema perfetto, in cui in prospettiva si potrà arrivare a pagare un’opera d’arte con buoni spesa Dico e buoni carburante. Tanto la spesa e la benzina la facciamo tutti, no?  Tuttavia il problema che si pone è: dove andare a mettere un milione di buoni di spesa, se la filiera è estendibile «per statuto» ma l’utente finale potrebbevolere un corrispettivo in euro, anziché in crediti? C’è insomma il rischio che la catena si spezzi e che a pagarne le conseguenze sia l’utente, per ben due volte: con i suoi crediti-crevitinsoluti e con la necessità di compensare il fido Crevit in euro. Cristiano Bilucaglia, fondatore e amministratore delegato di Visiotrade – anche lui sulla piazza della moneta complementare con circa 3.000 aziende e 100 milioni di transazioni –racconta senza remore che«il polverone attorno a Crevit un po’ ci preoccupa, perché può minare la fiducia alla base del sistema. E l’esigenza normativa, che regolamenti la situazione, si sente da tempo. L’Italia è il Paese che amo e vorrei che la moneta complementare lo aiutasse a stare meglio». E infatti, per una volta, la politica si è mossa per tempo, presentando una proposta di legge, appena depositata in commissione Finanze alla Camera. Si tratta di un’iniziativa di Sergio Boccadutri, transfugo di Sel oggi nel Pd di Renzi, che ipotizza una distinzione tra backed currencies, cioè monete complementari con copertura in moneta (Visiotrade, BexB) emesse in cambio di versamento del controvalore in euro; e mutual credit currencies (Sardex, Samex), cioè monete di credito cooperativo, costituenti l’unità di conto utilizzate all’interno di una camera di  compensazione. Poiché entrambi i sistemi sono utili e la Regione Lombardia ha deliberato una legge regionale - bloccata dalla Consulta - per attivare un circuito di moneta complementare, occorre che il governo individui nella Banca d’Italia un’autorità di vigilanza sugli elementi principali del circuito: il controvalore complessivo del circolante in moneta complementare; l’istituzione di un fondo vincolato; il controllo sui prezzi di beni e servizi veicolati; la creazione di un organo di garanzia interno al circuito che cooperi con la vigilanza di Banca d’Italia. Bettini, come anche Bilucaglia ammette che serve una regolamentazione e che si sta già muovendo con le altre aziende sul mercato: «Ben venga la legge». Interpellato da Pagina99 sulla proposta, Marco Melega non ha risposto.

 




 

   

 

 





 


   

giovedì 6 novembre 2014

CONTABILITA’ E FISCALITA’ IN CREVIT

Aspetto contabile: al momento della concessione del FIDO, Crevit Italia Srl emetterà una fattura per la cessione di “buoni spesa virtuali del circuito CREVITTM all’utente convenzionato al circuito. Al ricevimento della fattura di acquisto occorre rilevare, al Passivo, un debito nei confronti di Crevit Italia Srl per l’importo dei “buoni spesa del circuito CREVITTM ricevuti e, all’Attivo alla voce Crediti, un conto denominato “Buoni spesa del circuito CREVITTM o semplicemente “Conto CREVIT” o “Cassa CREVIT”. Il conto “Buoni spesa del circuito CREVIT” sarà movimentato in “Dare” per le vendite effettuate all’interno del circuito CREVITTM e il corrispondente incasso dei buoni spesa mentre sarà movimentato in “Avere” per le cessioni dei buoni spesa a seguito degli acquisti di beni e servizi effettuati all’interno del circuito. Il fornitore Crevit Italia Srl potrà essere saldato tramite il pagamento con banca e/o tramite la richiesta di nota di credito relativa al credito residuo di “Buoni spesa virtuali” che risulterà sul proprio conto CREVIT al momento della richiesta.

Aspetto fiscale: ogni movimentazione, cessione, acquisto di “buoni spesa virtuali del circuito CREVIT” e’ un’operazione “fuori campo IVA” (art. 2 comma 3^ lettera a del DPR 633/72) e per convenzione viene disciplinata tra gli utenti e da/per Crevit Italia srl mediante fatturazione degli stessi. Un esempio: l’utente 1 acquista dall’ utente 2 un prodotto o servizio valorizzato 100+iva 22% pagandolo al 100% in Crevit. L’utente 1 emette fattura per il prodotto/servizio all’utente 2 di 122,00. L’utente 2 emette all’utente 1 fattura con codice IVA DPR633/72 art.2 comma 3 lettera a, per la cessione di 122 Crevit. Utente 1 e Utente 2 compensano contabilmente le fatture ed azzerano le reciproche posizioni

 
 
 
 
 

venerdì 31 ottobre 2014

Pillole

Con  questo post viene inaugurata una nuova rubrica: saranno riportate puntualmente  le notizie del sito ufficiale di Crevit, con un’attenzione particolare a quelle che trattano di un suo utilizzo pratico, per confermare che la moneta bianco-verde può davvero soddisfare le esigenze di tutti.

LA SPESA AL SUPERMERCATO
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2014
Un utente ha appena effettuato una transazione di 5.000 CREVIT per l'acquisto di BUONI SPESA di una nota insegna nazionale di SUPERMERCATI. In pratica si è aggiudicato l'opportunità di effettuare la spesa di tutti i giorni fino ad un controvalore di 5.000 Euro! Cosa aspetti? Prova anche tu ad ACQUISTARE SENZA DENARO. CON CREVIT OGGI PUOI!
http://www.crevit.it/news/detail/con-crevit-fai-la-spesa-al-supermercato#sthash.x0FSM0AX.dpuf

DEPOSITO CAUZIONALE IN CREVIT
Data di pubblicazione: 16 settembre 2014
Un utente azienda ha appena transato 6.000 CREVIT utilizzandoli quale garanzia e deposito cauzionale su un contratto di logistica e trasporti. Fare affari è semplice e sicuro con CREVIT, senza bisogno di utilizzare denaro! Cosa aspetti? Apri il tuo Conto Crevit
http://www.crevit.it/news/detail/crevit-come-deposito-cauzionale#sthash.jOgro67N.dpuf


OPERA D'ARTE VENDUTA IN CREVIT
Data di pubblicazione: 26 agosto 2014
Nel circuito CREVIT è stata appena perfezionata la compravendita di un'opera d'arte, del valore di € 60.000,00, a 54.720 CREVIT ovvero SENZA L'UTILIZZO DI DENARO! E tu cosa aspetti? APRI SUBITO UN CONTO GRATUITO. CREVIT E' GRATIS ...e lo sarà sempre!
http://www.crevit.it/news/detail/opera-d-arte-venduta-in-crevit#sthash.ZQA7CtnH.dpuf

ACQUISIZIONE DI QUOTE SOCIALI
Data di pubblicazione: 7 agosto 2014
Un utente privato ha appena finalizzato un trasferimento di 10.000 CREVIT a favore di altro utente privato per l' ACQUISTO DI QUOTE SOCIALI, SENZA UTILIZZARE DENARO!
http://www.crevit.it/news/detail/acquisizione-di-quote-sociali#sthash.PBUTUl8R.dpuf

COMPRAVENDITA IMMOBILIARE
Data di pubblicazione: 1 agosto 2014
Un utente azienda, dopo aver superato l'istruttoria per l'ottenimento dell'affidamento commerciale, ha trasferito 170.000 CREVIT ad altro utente azienda per la sottoscrizione di un preliminare di compravendita immobiliare, SENZA UTILIZZARE DENARO. In questo modo l'azienda ha colto l'occasione di effettuare subito un investimento che altrimenti avrebbe rimandato in futuro, incrementando il proprio patrimonio e favorendo il proprio sviluppo. I CREVIT anticipati li compenserà in futuro con proprie vendite all'interno del marketplace CREVIT. 
http://www.crevit.it/news/detail/compravendita-immobiliare#sthash.18rse5JE.dpuf
 

giovedì 30 ottobre 2014

Crevit, la moneta con l'ambizione di combattere la crisi

Un nuovo tassello della rassegna stampa. Questa volta, tocca ad Asca.it, agenzia giornalistica.  Il pezzo risale a settembre, pertanto il numero di transazioni, di conti etc è, naturalmente, variato.


Crevit, la moneta con l'ambizione di combattere la crisi

22 Settembre 2014 - 16:40
L'esperienza italiana ha raggiunto 2 mln transazioni, 3mila utenti (ASCA) - Roma, 22 set 2014 - Transazioni per oltre 2 milioni di euro, pubblicate offerte per oltre 20 milioni di euro e quasi 3.000 utenti. Questi i dati di Crevit.it forniti dal ceo Marco Melega, sul conto on line con moneta complementare che ha l'ambizione di offrire alle imprese e alle famiglie un'alternativa al credito bancario in tempi di credit crunch e di crisi economica. Una sorta di baratto che smaterializza e materializza beni e servizi. Crevit, sintetizza il sito della societa', e' un'unita' di conto non convertibile in denaro che rappresenta i beni e i servizi messi sulla piattaforma dai correntisti Crevit e spendibile esclusivamente presso gli stessi utenti titolari del Conto. Ad 1 Crevit è dato il valore convenzionale di 1 euro. "Nell'immediato - spiega Melega - la moneta complementare Crevit rappresenta una soluzione per risolvere svariate problematiche aziendali quali: la ristrutturazione dei debiti a breve termine nei confronti di fornitori, la realizzazione di crediti insoluti, l'acquisto di approvvigionamenti senza l'utilizzo di propria liquidita'. Ma risolve anche esigenze personali stimolando acquisti che altrimenti sarebbero stati programmati in futuro. Inoltre: interessi, insoluti, dilazioni in Crevit non sono contemplati favorendo un sistema economico equilibrato".
 

mercoledì 29 ottobre 2014

Il Crevit Coin

Crevit non si rivolge solo ai privati che scelgono la “moneta bianco-verde” per effettuare operazioni di compravendita, ma anche alla clientela business di ogni dimensione e settore, per la quale Crevit può essere un nuovo strumento strategico per lo smaltimento dell’invenduto, la realizzazione di crediti insoluti, la ristrutturazione di debiti a breve con fornitori e le operazioni societarie straordinarie come aumenti di capitale e ripianamenti di perdite.
 
Crevit è anche un potentissimo strumento di marketing. Il 29 settembre è stato lanciato il Crevit Coin, uno strumento di loyalty con una formula di co-marketing forte e innovativa, pensato proprio per la grande distribuzione organizzata e per le catene di punti vendita. Il Crevit Coin è una specie di gettone, o fiche cartacea, disponibile in diversi tagli (cinque, dieci, venticinque, cinquanta e cento Euro), dato in omaggio alle casse dei punti vendita della GDO aderente, con lo scopo di aumentare, fino a raddoppiare, il beneficio di spesa del cliente a un target di battuta predeterminato.
 
Visitando la  piattaforma Crevit.it, il cliente troverà i buoni spesa cartacei, emessi dalla GDO aderente in accordo con Crevit e acquistabili senza denaro, utili per generare un effetto di brand awareness e loyalty molto forte nei confronti della catena. Tutto ciò, unitamente all’implementazione della moneta complementare nella gestione amministrativa della catena, a costi veramente contenuti, è in grado di produrre questi vantaggi:
  • Economici, pari al margine di contribuzione medio moltiplicato per l’ammontare dei Crevit emessi
  •  Finanziari,  in misura proporzionale alla quantità di Crevit emessi in pagamento
  • Extrabudget, grazie ai ricavi portati dall’utenza presente nel marketplace Crevit
  • Marketing, a costo zero, derivanti dall’incremento di visibilità alla GDO aderente generato dalla piattaforma promozionale Crevit
     
 
 
Per informazioni: info@crevit.it

martedì 28 ottobre 2014

COMPRAVENDITE IN CREVIT

Il sistema CREVIT™ è regolamentato da precisi principi di fatturazione, considerando la moneta complementare Crevit UN BUONO SPESA VIRTUALE DEL VALORE DI 1 (un) EURO. Di seguito alcuni esempi pratici:

1) EROGAZIONE DEL FIDO IN CREVIT: Crevit Italia s.r.l. emette, per conto di TUTTO L’INSIEME DI UTENTI che rappresentano il Circuito CREVIT, una certa quantità di CREVIT all’utente convenzionato che ha richiesto un fido, dopo che lo stesso ha superato le opportune verifiche in istruttoria. L’erogazione del FIDO in CREVIT avviene con DUE PRECISE AZIONI: a) Accredita il CONTO CREVIT dell’utente convenzionato della quantità di Crevit richiesta; b) Emette contestualmente FATTURA fuori campo I.V.A. (art. 2 comma 3^ lettera a del DPR 633/72) della quantità di CREVIT accreditata.
2) COMPRAVENDITA IN CREVIT: ipotizziamo che l’ Utente A sia un’azienda ed abbia un telefonino usato da vendere ad € 100,00 + i.v.a. 22%. La compravendita può avvenire secondo due macro-casistiche in base alla modalità di pagamento accettata:

a. COMPRAVENDITA AL 100% CREVIT: ipotizziamo che l’utente B sia un acquirente azienda. L’utente A fattura all’ utente B il telefonino ad € 122,00, l’utente B emette un pagamento in Crevit tramite la propria area riservata e, contestualmente, emette una FATTURA fuori campo I.V.A. (art. 2 comma 3^ lettera a del DPR 633/72) di € 122,00 per il trasferimento di 122 CREVIT con modalità di pagamento in compensazione contabile. Qualora l’UTENTE B sia un PRIVATO sarà sufficiente la ricevuta di accredito ricevuta dal sistema CREVIT per annotare l’incasso nella contabilità dell’ Utente A.


b. COMPRAVENDITA IN CREVIT + EURO: in questo caso l’Utente B Azienda dovrà emettere all’ utente A una FATTURA fuori campo I.V.A. (art. 2 comma 3^ lettera a del DPR 633/72) con modalità di pagamento in compensazione contabile SOLO per la % di CREVIT accettati dall’ Utente A e trasferiti allo stesso. Il residuo del prezzo andrà regolato tramite il sistema di credito tradizionale, a mezzo pagamento concordato tra le parti a mezzo cassa contanti, bonifico o assegno bancario.

ATTENZIONE: Le fatture riguardanti trasferimenti di CREVIT andranno sempre compilate fuori campo I.V.A. (art. 2 comma 3^ lettera a del DPR 633/72) indicando compensazione contabile.

venerdì 24 ottobre 2014

I costi di Crevit

Tutti possono utilizzare gratuitamente la piattaforma CREVIT™. Crevit, però, vuole affermarsi sul mercato attuale e deve sostenersi, perciò fa (e deve far) pagare ai clienti dei compensi variabili in Euro al raggiungimento dei risultati. Questi compensi sono denominati “COMMISSIONI” e devono essere erogati al titolare del circuito CREVIT™ Crevit Italia srl. Essi servono a garantire la stabilità del circuito e i benefici correlati agli utenti convenzionati. Esistono due tipi di commissione:

1) COMMISSIONE GO! Viene addebitata all’utente convenzionato che richieda una disponibilità in moneta complementare prima di aver realizzato vendite, cioè un fido, che permette acquisti senza denaro. La commissione, salvo promozioni, è pari al 5% (cinque per cento) dell’importo del fido richiesto oltre iva.

2) COMMISSIONE GOAL! Viene addebitata all’utente convenzionato al raggiungimento di risultati tramite vendite in moneta complementare. Salvo promozioni, è pari al 2% (due per cento) oltre iva di ogni accredito in moneta complementare ottenuto dall’utente sul proprio conto Crevit.

Le modalità di pagamento delle commissioni sono: Carta di Credito, Bonifico o Assegno Bancario.

giovedì 23 ottobre 2014

Perché Crevit è migliore dei circuiti Barter

Quando si parla di monete complementari spesso vengono menzionati i circuiti di Barter Multilaterale.

Crevit si differenzia dal Circuito Barter Multimediale, il cui modo di funzionare, almeno in Italia, presenta delle difficoltà soprattutto date dal regime fiscale e dai costi della burocrazia. Difficoltà strutturali che ne rendono difficile la diffusione. Vediamo queste differenze e i punti di forza di Crevit. 

Nel circuito di Barter il trader è fondamentale, ma è anche un punto debole. Egli infatti è il punto di riferimento di tutti gli associati, è un dipendente con normali orari di lavoro, ferie e altre contingenze che gli impediscono di essere sempre a disposizione del cliente. Inoltre, può gestire soltanto un numero limitato di transazioni trader, e, come dipendente, è un costo per l’azienda di Barter che recupera questa spesa facendo pagare all'associato una quota di associazione che di solito oscilla tra i duemila e gli ottomila Euro,  trattenendo percentuali provvigionali sul transato (normalmente dal 3% per l’immobiliare al 15% per servizi di consulenza).

Crevit agisce in un altro modo: non si avvale di trader perché ogni utente è un trader. La piattaforma è pubblica e si possono effettuare transazioni in qualsiasi momento del giorno e della notte, sette giorni su sette.

Nel circuito di Barter è necessario attraversare una fase istruttoria per la delibera di un affidamento commerciale. Tutti i circuiti di Barter, al fine di poter consentire agli associati di comprare prima di aver realizzato vendite in compensazione contabile, devono potersi tutelare da eventuali posizioni di default limitando gli affidamenti commerciali a quanto, in base al merito creditizio dei singoli associati, deliberano le “assicurazioni del credito”.

Il Sistema Crevit™, sviluppato dal 2009 al 2014 da Crevit™ Italia s.r.l. e in costante evoluzione per un investimento a oggi di oltre 1 milione di Euro, ha richiesto notevoli studi e la messa a punto di uno speciale algoritmo matematico, il TARGET BONUS SYSTEM, che permette una totale stabilità del sistema, compensando con sopravvenienze attive generate da attività promozionali ricompensate in moneta complementare, sopravvenienze passive di eventuali posizioni di default.

Crevit™ verifica il potenziale inespresso aziendale degli utenti convenzionati facendo un match tra determinati parametri presenti sui relativi bilanci, la categoria merceologica, l’andamento e l’affidabilità secondo l’assenza di pregiudizievoli e insolvenze estese, la location e un’analisi della richiesta già presente

Nel circuito di Barter di solito possono operare soltanto le imprese con le imprese (Business to Business), tagliando fuori i privati, vale a dire una fetta di mercato cospicua anche nel mondo delle monete complementari. Crevit, al contrario, è per tutti: per le aziende e per i privati.

Nel circuito di Barter non vi è nessuna garanzia di fatturato. Per aderire a un circuito di Barter un’azienda deve pagare oneri associativi molto alti senza avere la certezza che i propri prodotti e servizi siano richiesti dal circuito di imprese. Crevit™, attraverso i CERTIFICATI SMART SOLUTIONS®, garantisce  al 100% il raggiungimento dei risultati.
 
 
 

giovedì 16 ottobre 2014

Oggi 8, Moneta complementare Crevit

Continua la nostra rassegna stampa sulla moneta complementare, questa volta con un pezzo di
Oggi 8.


MONETA COMPLEMENTARE CREVIT

 
 





 

Nasce una nuova moneta complementare nazionale Crevit.

Crevit è un interessante circuito che permette l'acquisto di beni e servizi utilizzando una sorta di "bit-coin" per pagare.


"Consultare le offerte degli utenti convenzionati.
Presentare la propria azienda. Pubblicare offerte.
Consultare e gestire i movimenti del proprio conto in Crevit.
Presentare un amico (fornitore o cliente)"
.

 
I pagamenti sono effettuati in "Buoni spesa Crevit".

Dopo avere studiato lungamente il fenomeno "moneta complementare", è stato opportuno affrontare la questione dal punto di vista pratico. Questa nuova moneta complementare nazionale ha un approccio semplificato e chiarisce molti aspetti anche dal punto di vista fiscale. La flessibilità del sito ha una permeabilità nella gestione dei dati personali che non è consentita, per esempio, da Bitcoins.

 

Vi riportiamo le due importanti FAQ - domande frequenti, per permetterci il confronto tra due dei più importanti sistemi di moneta complementare.
http://www.crevit.it/faq
https://bitcoin.org/it/faq

 

A proposito che fine ha fatto la Venex?


Postato 22nd August da dimaprogetti


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Giovanni Ghilardi, 4 settembre 2014, 14.50
Crevit è fantastica!!! Bitcoin troppo complesso e artificioso... Io mi sono registrato perché ho notato una pubblicità e ho già fatto transazioni sia di vendita che di acquisto... ti danno immediato potere di acquisto ed io OGNI GIORNO vedo nuove offerte, nuovi utenti sia aziende che privati che aderiscono (certo che questi non scherzano a dare impulso al circuito)... sembra davvero un sistema economico che funziona!!! un unico appunto: dovrebbero ottimizzare le funzioni di ricerca nel marketplace!!!
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dimaprogetti, 8 ottobre 2014, 13.49
Siamo daccordo, il Marketplace di Crevit è perfettibile. Il sito è in continua evoluzione e    confidiamo mantenga la semplicità che fino ad ora lo ha contraddistinto. L'immediato potere d'acquisto del sistema economico complementare è lusinghiero ma richiede consapevolezza; anche in questo confidiamo!
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